Salute

Osteoporosi: come combatterla

Quando si parla di osteoporosi si fa riferimento ad una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea con conseguente riduzione della resistenza. Dunque questo porta il corpo ad essere più incline a subire fratture. Ma quali sono le sue cause e come si può combattere contro questa? Scopriamolo insieme!

Osteoporosi: cause

Spesso l’osteoporosi è causata da svariati fattori e spesso non ha nulla a che vedere con l’invecchiamento e a volte gioca molto la predisposizione genetica.

Vi sono due forme principali di osteoporosi:

  • Primitiva: questa colpisce le donne in post-menopausa o gli anziani
  • Secondaria: questa può interessare soggetti di qualsiasi età affetti da malattie croniche o in terapia con farmaci che direttamente o indirettamente influenzano negativamente la salute scheletrica.

Quali sono i sintomi dell’osteoporosi?

L’osteoporosi è una malattia silente e l’esordio dei sintomi coincide con la comparsa di una frattura da fragilità. Per essere più precisi, questa può interessare la colonna vertebrale, il femore prossimale (collo) e il polso.

In questi casi è opportuno consultare uno specialista dal momento che questo può identificare i soggetti a rischio anche in assenza di sintomi e valutare una diagnosi precoce di osteoporosi in seguito ad una corretta anamnesi. Com’è stato detto precedentemente ci sono alcuni fattori che giocano un ruolo non indifferente. Tra questi c’è la familiarità per frattura di femore o di vertebre, patologie croniche, e terapie con farmaci che possono provocare alterazioni della struttura ossea come i glucocorticoidi, gli immunosoppressori e le terapie ormonali per carcinoma alla mammella e alla prostata.

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Quali esami è opportuno eseguire

Ci sono degli esami da portare a termine per assicurarsi che ci sia qualche fattore di rischio. In questo caso un medico può sospettare l’osteoporosi nelle seguenti categorie di persone:

  • Tutte le donne a partire dai 65 anni di età
  • Donne in menopausa di età inferiore ai 65 anni, che presentano fattori di rischio per l’osteoporosi
  • Tutti gli uomini e le donne che hanno avuto una frattura pregressa senza o con poca forza, anche se la frattura si è verificata in età giovane
  • Adulti a partire dai 65 anni di età che soffrono di mal di schiena inspiegabile o che presentano una perdita di almeno 3 centimetri (1,2 pollici) in altezza
  • Persone le cui ossa appaiono sottili oppure che presentano fratture da compressione vertebrale all’esame radiografico
  • Persone a rischio di sviluppare l’ osteoporosi secondaria

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