Molti nei possono essere antiestetici o fastidiosi a causa della loro posizione o della loro grandezza, ma solo in pochi casi sono davvero da togliere. Tuttavia per capire se abbiamo nei a rischio è fondamentale sia imparare a fare un auto-screening del nostro corpo sia sottoporsi con regolarità a delle visite dermatologiche.
Come vi abbiamo già spiegato i criteri per capire se un neo è a rischio consistono nel valutare cambiamenti dell’aspetto, della forma e del colore. Vanno monitorate con attenzione anche le lesioni della pelle di grosse dimensioni o con i bordi frastagliati. Questa è la prevenzione di base contro i nei pericolosi: poche e semplici mosse che ognuno di noi può fare con regolarità direttamente a casa propria.
Ma come riconoscere davvero un neo pericoloso? I nevi che potenzialmente possono evolvere in melanoma spesso hanno una di queste caratteristiche:
L’autoesame dei nei va effettuato almeno una volta ogni tre mesi e, per essere davvero efficace, deve seguire alcune semplici regole:
Il secondo passo consiste nel sottoporsi una volta l’anno ad una visita dermatologica. Inutile dirlo: l’occhio di un medico specialista è sicuramente più esperto del nostro e potrà monitorare i nostri nevi con maggiore senso critico. Tutti dovrebbero sottoporsi ad un controllo specialistico dei nevi, ma in particolare i soggetti a rischio:
In tutti questi casi infatti la possibilità di sviluppare un melanoma aumenta e, poiché questo tipo di tumore maligno della pelle fortunatamente può essere curato con una prevenzione precoce, è importante diagnosticarlo in fase iniziale per evitare gravi complicazioni che possono mettere a rischio anche la vita.
In presenza di un neo sospetto il primo controllo effettuato dal dermatologo è la dermatoscopia, ovvero la valutazione della lesione con una speciale lente di ingrandimento che permette di valutare da vicino la forma di un neo pericoloso ed il suo colore. In questo modo il medico riesce a discriminare in modo abbastanza accurato fra un neo melanocitico o non melanocitico e può prescrivere un’asportazione chirurgica solo nei casi davvero a rischio. In soggetti che presentano molti nevi è utile anche la mappatura, che ora può essere anche registrata su supporti digitali, per tenere sotto controllo eventuali cambiamenti.