Monacolina k e colesterolo: come assumerla e quali sono gli effetti collaterali

La monacolina k è una sostanza naturale inibisce la biosintesi del colesterolo risultando quindi un ottimo rimedio per combattere il colesterolo, uno dei principali fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e dell’infarto del miocardio.

La monacolina k si trova nel riso rosso, attraverso un processo di fermentazione generato da un lievito, il Monacus purpureus. Il riso, infatti, una volta sottoposto a questo procedimento assume un colore rossastro da cui ne deriva il caratteristico nome.

Secondo le linee guida fornite dal Ministero della Salute, l’assunzione di 10 mg di monacolina K al giorno è un valido aiuto per mantenere controllati e normali i livelli di colesterolo nel sangue. Per assicurare sufficienti dosaggi di tale sostanza all’organismo di solito si ricorre a integratori ricchi di questo principio attivo.

Ovviamente l’assunzione della monacolina k non è sufficiente da sola per controllare il colesterolo, ma è necessario supportare il fisico con una corretta alimentazione e con attività fisica e movimento regolari.

Per cautela, è importante che questa sostanza venga sempre assunta sotto il parere e il controllo del proprio medico curante, soprattutto se si fa uso di farmaci ipocolesterolemizzanti o durante la gravidanza e l’allattamento.

Gli effetti collaterali della monacolina k sono inferiori rispetto alle statine di origine sintetica, farmaci volti all’inibizione della sintesi del colesterolo endogeno, anche se la monacolina può causare alcune controindicazioni nei soggetti predisposti, come bruciore di stomaco, vertigini e flatulenza.

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