Eccesso di vitamine: come riconoscere i sintomi, le conseguenze e cosa fare

Avete mai sentito parlare di eccesso di vitamine o ipervitaminosi? Si tratta proprio dell’opposto della più nota carenza di vitamine ed è un disturbo da non sottovalutare che può colpire molte persone. Di solito le vitamine, se assunte in dosi eccessive dal corpo, vengono espulse attraverso le urine, ma ci sono alcuni casi in cui queste sostanze si accumulano nell’organismo diventando talvolta un problema.

In genere le vitamine che tendono ad accumularsi nel fegato e in altri organi e tessuti del corpo sono la vitamina B, B12, C e D e possono dare manifestazioni diverse e conseguenze differenti. Scopriamo insieme come riconoscere i sintomi, le conseguenze e cosa fare in caso di eccesso di vitamine per intervenire nel modo corretto.

Tra i sintomi dell’eccesso di vitamine, ad esempio, troviamo tremori, sbalzi d’umore, gonfiore, insonnia, dermatiti, nausea, diarrea, vomito, acidità gastrica e problemi al sistema nervoso. Nello specifico, per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, si riscontra che eventuali eccessi di vitamina B3 potrebbero portare danni al fegato e ipotensione, mentre un eccesso di vitamina B6 potrebbe comportare danni al sistema nervoso periferico. Inoltre, gli effetti collaterali della vitamina B12 alta potrebbero essere insonnia, tremori, sbalzi d’umore e attacchi di panico.

Per quanto riguarda l’eccesso di vitamina C, invece, tale innalzamento può causare disturbi gastro-intestinali, come nausea, vomito, reflusso gastrico, bruciore di stomaco, acidità gastrica, diarrea e gonfiore. Un eventuale eccesso di vitamina D, infine, può causare un aumento dei livelli di calcio nel sangue, che si manifesta con sintomi come sete, dolori addominali e affaticamento generalizzato; in alcuni casi gravi si possono subire anche alterazioni del sonno e della veglia.

Cosa fare in caso di eccesso di vitamine? Innanzitutto è bene controllare e limitare l’assunzione di integratori di vitamine qualora ne stiate facendo uso e, in secondo luogo, è molto importante prestare attenzione all’alimentazione, riducendo il più possibile il consumo di alimenti che contengono la vitamina in eccesso.

Ad esempio, un livello alto di vitamina D può essere gestito riducendo alimenti come tonno, funghi, burro, salmone, merluzzo e uova, controllando maggiormente il dosaggio giornaliero di vitamina D, seguendo quindi una dieta povera di calcio. Per intervenire sull’ipervitaminosi della vitamina B dovrete, invece, diminuire l’assunzione di alimenti di origine animale, come carne di maiale, pesce e insaccati, mentre per quanto concerne l’accumulo di vitamina C sarebbe meglio limitare agrumi, verdure in foglia, peperoni e patate.

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