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Antonella Viola: “No, il vino non fa bene alla salute, vi spiego perché”
Antonella Viola, docente di Patologia Generale all’Università di Padova, ha appena pubblicato il suo ultimo libro dal titolo “La via dell’equilibrio: scienza dell’invecchiamento e della longevità“.
Questa opera, edita da Feltrinelli, rappresenta un intrigante connubio tra un saggio scientifico e un racconto personale, offrendo una prospettiva unica sull’invecchiamento.
Nelle prime pagine del volume, Viola si apre con sincerità, condividendo la sua personale esperienza di invecchiamento: “Ho 53 anni e sto invecchiando. Non me lo dice solo il calendario, ma anche e soprattutto il mio corpo che cambia. Dentro e fuori”.
Attraverso i vari capitoli del libro, la dottoressa Viola esplora l’invecchiamento da diverse prospettive.
Partendo dalla storia di Jeanne Calment, la donna francese che ha vissuto fino all’eccezionale età di 122 anni e 164 giorni, l’autrice ci introduce alle molteplici teorie scientifiche sull’argomento.
Viola sostiene che non possiamo combattere contro il tempo, poiché sarebbe una guerra persa in partenza. Tuttavia, ci invita a imparare a vivere meglio i nostri corpi e a invecchiare in modo sano.
L’autrice affronta temi come l’importanza dell’alimentazione equilibrata, dell’attività fisica regolare e degli stili di vita salutari nell’invecchiamento armonioso.
Ci spiega come mantenere una buona salute cerebrale e come preservare la funzionalità cognitiva nel corso degli anni.
Inoltre, Viola sottolinea l’importanza di un’adeguata gestione dello stress e delle emozioni per favorire un invecchiamento equilibrato.
Il vino fa davvero bene alla salute?
Nel libro la dottoressa Antonella Viola affronta un argomento che le sta particolarmente a cuore: la nocività del vino. La scienziata ritorna su questa tematica dopo la proposta dell’Irlanda di stampare etichette sui liquori e sulla birra per indicarne la pericolosità. Viola è stata una delle prime voci della comunità scientifica italiana a sostenere questa iniziativa.
L’autrice non esita a ribadire che l’affermazione secondo cui “un paio di bicchieri di vino al giorno non fanno male” è falsa e pericolosa. Nel suo libro, spiega che l’etanolo, l’alcol presente in tutte le bevande alcoliche, è un agente cancerogeno. A sostegno di questa tesi, Viola cita i risultati di uno studio condotto nel Regno Unito. Secondo questa ricerca, su 1000 donne e 1000 uomini che consumano in media una bottiglia di vino a settimana, 14 donne e 10 uomini svilupperanno un tumore a causa dell’alcol.
La dottoressa Viola sottolinea che non è solo una questione di dati isolati, ma che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno inserito l’etanolo nella lista dei carcinogeni di primo livello già nel 1988. Questo fatto evidenzia la gravità dell’impatto che il consumo di alcol può avere sulla salute.
Nonostante le possibili conseguenze negative del vino e delle bevande alcoliche, Viola non si pone come una militante anti-alcol. Al contrario, il suo obiettivo principale è informare le persone sui rischi associati al consumo e invitare a una maggiore consapevolezza. L’autrice, infatti, invita a riflettere sulle abitudini di consumo e a valutare attentamente i propri stili di vita.
Il libro, d’altronde, si propone come una guida informativa per aiutare i lettori a prendere decisioni consapevoli riguardo al consumo di alcol e a comprendere gli effetti che questo può avere sulla salute a lungo termine. Viola offre una prospettiva scientifica basata su ricerche approfondite, fornendo una panoramica completa sull’argomento.
È importante sottolineare che l’intento di Viola non è demonizzare il vino, ma piuttosto educare sulle potenziali conseguenze del consumo e promuovere uno stile di vita equilibrato. L’autrice invita a considerare il vino come un piacere occasionale, da gustare con moderazione, tenendo sempre presenti i possibili rischi associati.