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Trauma cranico dei bambini: cosa fare e non fare

I bambini, si sa, cadono, urtano contro tutto, e sono soggetti, più degli adulti, a subire un trauma cranico.

Che cosa fare e non fare in questo caso e quando preoccuparsi per un trauma cranico di un bambino?

Vediamo i sintomi “allarmanti” e che cosa tenere sotto controllo nelle ore che seguono un trauma cranico dei nostri figli.

Che cosa fare in caso di trauma cranico

  • Non perdere la calma e osservare il comportamento del bambino
  • Assicurarsi che si muova normalmente e farlo camminare e giocare per vedere se usa normalmente gli arti inferiori e superiori
  • Se il bambino è grandicello fare domande di cui può conoscere la risposta
  • In caso di alterazioni dello stato di coscienza, di convulsioni, di alterazioni del respiro, di ematoma cospicuo ai lati del cranio o sulla nuca, di cianosi, di vomito a getto ripetuto, di perdita di sangue o liquido chiaro da orecchio o naso chiamare immediatamente il 118/112
  • Se il bambino è vigile e non presenta questi sintomi è comunque buona regola che venga valutato dal pediatra curante o dal medico del Pronto Soccorso
  • Nel frattempo, valutare le dimensioni delle pupille che devono essere più dilatate al buio e più piccole quando c’è poca luce. Inoltre, è fondamentale valutare se entrambe hanno la stessa dimensione e sono di forma arrotondata
  • Valutare anche se le dimensioni delle pupille sono circa le stesse delle altre persone
    Se il bambino appare normale controllare il suo stato di salute per circa 6/12 ore.

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Durante il sonno per le prime 24 ore (ogni 2 ore):

  • controllo del respiro;
  • controllo della posizione durante il sonno;
  • normale e attesa risposta a delicato stimolo a risveglio.

Se vengono notate alcune anomalie il/la bimbo/a deve essere svegliato/a per una completa valutazione.

Che cosa non fare in caso di trauma cranico

  • Somministrare liquidi in grandi quantità nei minuti che seguono il trauma per il rischio di vomito
  • Muovere il bambino, nel caso in cui avesse perso conoscenza (rischio di lesioni alla colonna vertebrale), prima dell’arrivo degli operatori sanitari
  • Impedirgli di dormire se ha sonno.

Per saperne di più, visita il blog del Dott. Ferrando