Svezzamento dal 6° al 12° mese: l’alimentazione corretta mese per mese

di francesca


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Svezzamento sesto mese

Dal 6° mese in poi si ritiene che il bambino sia in grado di assorbire alimenti più complessi. La farina di riso del brodo di verdura può essere sostituita con qualunque tipo di farina di cereali o con la pastina. E il pasto di brodo di verdura assume da ora in poi la dignità di “minestrina”.

Dal 6° mese è possibile sostituire l’omogeneizzato o il liofilizzato con la carne fresca frullata. Se, per motivi di organizzazione, preferite continuare con l’omogeneizzato sappiate che potete tranquillamente farlo. Personalmente, in accordo con molti pediatri, lo consiglio.  

Svezzamento settimo e ottavo mese

  • Dal 7°-8° mese si può introdurre nell’alimentazione l’uovo. Inizialmente si deve somministrare solo il tuorlo (rosso) e non più di due, eccezionalmente tre volte alla settimana.
  • La somministrazione dell’albume (bianco) deve essere rimandata al 10° 11° mese, per motivi legati all’eventuale, sia pure remota, possibilità di intolleranza. È possibile introdurre il pesce.
  • Potete usare anche i surgelati, sempre che siate certi che la catena del freddo che li porta sulla vostra tavola sia rispettata in tutti i suoi passaggi. Anche il prosciutto cotto (ripulito dal grasso) frullato può sostituire la carne (40 g). Il suo contenuto calorico e proteico è sovrapponibile a quello della carne.
  • Se il bambino intorno a questa età mostra di non gradire il latte (questo succede in genere per la merenda) come alternative potete usare lo yogurt (tutti i gusti) e altri derivati del latte quali i formaggi freschi, i budini e i gelati.

Dopo l’8° mese alcuni pediatri dicono che si può passare dal latte Formula 2  di proseguimento al normale latte vaccino, noto anche come latte della latteria. È un argomento controverso. Le case produttrici di latte, nel tentativo di dare al bambino un cibo sempre più raffinato, hanno prodotti da somministrare fino all’anno di età e anche oltre (fino al 2°-3°anno!).

Pro e contro del latte vaccino

Il latte vaccino intero non dovrebbe essere somministrato al bambino prima dell’anno di vita. È vero: contenendo una quantità eccessiva di proteine e di sali minerali, rischia di far lavorare troppo i reni del lattante che sono ancora impreparati a smaltirne una concentrazione così elevata. Inoltre contiene livelli di ferro bassi, e insufficienti acidi grassi essenziali e vitamine.  Per questo motivo, fino al compimento dell’anno, suggeriscono che è meglio somministrare al bambino un latte formula.

Allora perché qualche pediatra consiglia di introdurre il latte vaccino prima dell’anno?

I favorevoli dicono che è più gradevole (e gradito) come sapore.

I contrari: è vero, ma non è una ragione sufficiente.

I favorevoli dicono: non dev’essere dato intero, ma diluito con acqua (2 parti di latte e 1 parte di acqua) e con l’aggiunta di carboidrati (zucchero e biscotti).

I contrari: la diluizione con acqua e l’aggiunta di carboidrati da un lato riequilibra il contenuto di proteine e minerali, dall’altro diminuisce il contenuto di acidi grassi essenziali (un tempo, infatti, i pediatri facevano aggiungere dell’olio d’oliva), riduce la quantità di vitamine e di altri micronutrienti, e apporta carboidrati meno digeribili.

I favorevoli: questa piccola lacuna viene superata dal fatto che il bambino di 8 mesi ha una alimentazione varia e completa costituita da 2 pasti di latte e 2 pasti di carboidrati, proteine e grassi della carne, dell’olio, del parmigiano. Quindi prende dagli altri pasti gli elementi che il latte vaccino non può fornirgli senza essere costretto a “lavorare metabolicamente” per procurarseli, e praticamente riducendo al minimo l’impegno metabolico del suo organismo.

C’è poi chi teme allergie. Questi ultimi devono spiegare per quale motivo, dal momento che i vari latte formula sono in realtà composti da latte vaccino (quindi, con lo stesso potere allergizzante) e dal momento che spesso suggeriscono alle mamme di dare i formaggi  (ovviamente derivati dal latte). Misteri della scienza.

Svezzamento decimo mese

Intorno al 10° mese, compatibilmente con la dentizione e soprattutto con la capacità masticatoria, si può iniziare con una pasta al sugo. Usando la pasta tipo “capelli d’angelo” condita con pomodoro fresco, olio o burro e formaggio parmigiano. A questo punto la carne può essere somministrata tritata e cotta, non solo al vapore che la rende stopposa, ma anche in forma di polpetta ben condita con olio o burro.

Alcuni tipi di verdure come zucchine, cardi, patate possono essere somministrati sotto forma di purea. Dal 10° 12° mese il bambino mangia tutto quello che mangerà per il resto della vita. Varierà solo il modo di preparare l’alimento.

Lo svezzamento in pillole

Entro l’anno il bambino deve arrivare a fare almeno quattro pasti completi al giorno, di cui due di latte o suoi derivati e due di carne o suoi sostituti. Derivati del latte sono yogurt, budini, formaggi freschi, gelato. Sostituti della carne prosciutto cotto, pesce, uova.

Perché due pasti di carne e due di latte?

  1. Perché il latte, oltre a molti principi nutritivi fondamentali, contiene il calcio, l’elemento nutritivo della bellezza fisica (contribuisce in modo determinante allo sviluppo corporeo armonico).
  2. E la carne, oltre a molti principi nutritivi fondamentali, contiene il ferro, l’elemento nutritivo della buona salute (entra nella composizione del sangue).

Ricordate che:

  1. Il bambino è un “mangiatore” serio. Mangia per vivere e non vive per mangiare
  2. Preferisce mangiare sempre le stesse cose, e mostra in genere riluttanza verso cibi e sapori nuovi
  3. Non sentitevi in colpa se, per mancanza di tempo, non trasformate l’alimentazione del vostro bambino in un esercizio di alta cucina
  4. Non preoccupatevi se i vostri bambini ad un anno di età mangiano “ancora” gli omogeneizzati o i liofilizzati. L’alimentazione del bambino è una cosa seria e sarà seria soprattutto se sarà semplice
  5. La monotonia alimentare non significa cattiva alimentazione, né porta il bambino all’inappetenza. Questo è un modo di pensare da adulto!

E’ possibile approfondire qualsiasi tema trattato dal Prof Ferrari nella nostra Rubrica Il pediatra risponde nel suo libro: I bambini crescono nonostante gli adulti.

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