In attesa dei risultati del riscontro diagnostico su quanto accaduto all’ospedale Pertini di Roma, dove un neonato è deceduto nel letto della mamma che lo stava allattando, va sottolineato che tale evento potrebbe rientrare, secondo quanto spiega il Tavolo tecnico allattamento al seno della Società Italiana di Pediatria, SIP, nell’ambito del Sudden Unexpected Postnatal Collapse, ovvero collasso neonatale improvviso e inaspettato.
“Con questa definizione – ha specificato Guglielmo Salvatori, responsabile del Tavolo – si esprime un raro e improvviso evento, a volte un decesso, in una gran parte dei casi senza spiegazione, che può verificarsi nei primi 7 giorni di vita”.
La SIP, nell’esprimere cordoglio, offre dei suggerimenti utili.
“Se il bimbo è nato a termine e senza complicazioni – ha aggiunto Salvatori – si può stabilire fin da subito un contatto pelle a pelle. Bocca e naso devono essere sempre visibili dalla mamma per evitare che la respirazione non sia ostruita dalle mammelle. Il bimbo va osservato: è importante che lo faccia la mamma o un caregiver (spesso il papà), e il personale sanitario”.
“È stato calcolato -rileva Salvatori – che le mamme inviano circa 30 messaggi nelle due ore successive al parto: è un aspetto di condivisione sociale bello, ma è importante anche vivere a pieno il momento”. Non esiste una posizione ideale per allattare, ma essere vigili sul fatto che il piccolo respiri bene e abbia un buon colorito.
Tenere il neonato nella stessa stanza della mamma permette di rafforzare il legame e incentivare l’allattamento al seno. È più sicuro che il bimbo dorma nella culletta, evitando materassi o cuscini molto morbidi. Va raccomandato che dorma a pancia sopra.
“Non è qualcosa di cui vergognarsi – sottolinea la presidente SIP Annamaria Staiano -: la stanchezza dopo il parto può colpire tutte le donne, in misura diversa”.
L’allattamento al seno, quando possibile – ha aggiunto Staiano – è un toccasana per la salute del bambino e della mamma. È sicuro e non bisogna avere alcuna paura”.
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