Lo svezzamento dei bambini: difficoltà, dubbi e corretta alimentazione

Uno dei dubbi più frequenti della mamma che si accinge a svezzare il suo bambino è rappresentato dal timore che il bambino rifiuti il nuovo pasto. In effetti i lattanti sono degli abitudinari, per cui è difficile tentare di cambiare le loro abitudini. Se sono abituati al seno è difficile farli passare al biberon.

A volte è ancora più difficile il passaggio al cucchiaino. È quindi consigliabile dare “il pasto nuovo” con il “vecchio metodo”: somministrare cioè il brodo di verdura con il biberon.

Dovete comunque mettere in bilancio la possibilità di difficoltà nell’iniziare il bambino al nuovo alimento. Tali difficoltà sono rare se le cose vengono fatte al momento e nel modo giusto.

In altre parole: se decidiamo di introdurre il pasto nuovo tardivamente, e cioè oltre il 5° mese, quasi sicuramente avremo delle difficoltà molto maggiori perché il bambino sarà abituato da più tempo, soprattutto anche psicologicamente, all’alimento latteo. 

Ma questo non deve diventare un problema per le mamme. Nessun bambino muore di fame nei Paesi sviluppati! Se la mamma è serena e non carica di emotività, tutte le difficoltà si superano facilmente.

Non fondamentale, ma gratificante (soprattutto per la madre), dopo il pasto diverso dal latte (di solito il pranzo) si può dare al bambino un po’ di frutta.

Al 6° mese si introduce un altro pasto diverso dal latte (di solito la cena, pressoché identica al precedente); per cui l’alimentazione diventa costituita da 2 pasti di latte e da 2 pasti di carne. A questo punto si può aggiungere al brodo di verdura anche il parmigiano grattugiato (2 cucchiaini) in entrambi i pasti.

Frutta e verdura: falsi miti

Frutta e verdura sono alimenti indispensabili per i bambini nel primo anno di vita?

La frutta. Viene ritenuta dalle mamme un alimento indispensabile. In realtà è una componente importante, ma non fondamentale dell’alimentazione del bambino. Nel nostro paese, produttore di frutta, essa fa parte della nostra cultura alimentare.

I frutti polposi succosi e aciduli (mele, pere, albicocche, pesche, ciliegie, prugne, uva, arance, mandarini, limoni e pompelmi) sono soprattutto ricchi di acqua e di una piccolissima quantità di zuccheri.

  1. La frutta, a eccezione della banana, offre uno scarso apporto calorico, mentre fornisce sali minerali (potassio, calcio, sodio, magnesio) e vitamine. È però importante sapere che sali minerali e vitamine sono contenuti in quantità più che sufficienti in tutti gli altri alimenti previsti nell’alimentazione dei bambini nel primo anno e negli anni successivi. In conclusione, dato il suo scarso apporto nutritivo, non è il caso di fare drammi se i bambini non gradiscono e quindi non mangiano frutta.
  2. La verdura. Anche la verdura viene considerata da molte mamme fondamentale per la nutrizione del bambino. In realtà è importante, ma non indispensabile. Dal punto di vista nutrizionale le verdure hanno uno scarso contenuto calorico, sono ricche di acqua, e si dice che siano fonte di minerali e di vitamine.

Come per la frutta, è vero: si dice così perché non contengono altro. Sali minerali e vitamine sono presenti in quantità più che sufficienti in tutti gli altri cibi previsti nell’alimentazione dei bambini nel primo anno e nei successivi.

Le verdure contengono anche e soprattutto cellulosa, che aumenta il volume e impedisce il rinsecchimento delle feci e quindi facilita il transito intestinale; perciò possono essere usate come correttivo dell’alimentazione in caso di stitichezza.

Brodo o passato vegetale?

La risposta è: normalmente il brodo; il passato solo se il bambino è stitico. Questo vale naturalmente per l’alimentazione dei primi 67 mesi, poi si può anche somministrare il passato vegetale. Va però ricordato che la cellulosa diminuisce l’assorbimento del ferro.

La Società Americana dei Pediatri, infatti, afferma che il bambino normale al di sotto dell’anno non necessita di passati vegetali. Se i brodi e i passati contengono molta carota e zucca, la pelle del bambino assume una colorazione gialla arancio (il che non è assolutamente dannoso per il bambino).

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