Guidare in gravidanza, tutto quello che c’è da sapere

Guidare in gravidanza in piena sicurezza è possibile seguendo alcuni accorgimenti e una buona dose di prudenza. All’inizio della gestazione, nel primo trimestre, quando il pancione non è ancora evidente, la futura mamma può accusare un po’ di sonnolenza e stanchezza; è necessario quindi evitare tanti e lunghi viaggi.

Ma se proprio non ne potete farne a meno, cercate di posizionare la cintura di sicurezza comodamente e pianificate delle soste ogni ora e mezza di viaggio. Vi consigliamo di accostare, scendere dall’auto e fare due passi a piedi per favorire la circolazione del sangue nelle gambe.

Nel secondo trimestre, che da molte è definito “il trimestre della tranquillità”, la futura mamma si sente fisicamente più attiva e in forza. Finalmente sono finite le nausee mattutine e quel senso di stanchezza. Anche in questo periodo si può tranquillamente guidare, ricordando sempre di fare delle pause per non affaticarsi troppo. Vi ricordiamo che il sedile della macchina va allontanato quanto più possibile dal volante, cercando però di arrivare senza sforzo ai pedali, a scapito della postura delle braccia, che rimangono in tensione. Controllate anche di aver un’ottima visuale da tutti gli specchietti.

E’ soprattutto nel terzo trimestre che può esserci una certa difficoltà alla guida: il pancione comincia ad essere molto grande. Riguardo la cintura di sicurezza, è fondamentale che venga indossata nel modo corretto: facendola passare sempre sotto al pancione. Si può tranquillamente guidare l’auto per tutti i nove mesi e senza limitazioni. Sarà la stessa futura mamma a valutare se valga la pena di continuare a guidare fino al termine della gravidanza, evitando i sobbalzi nella fase terminale della gestazione perché sono molto fastidiosi. Se se la sente e date tutte queste condizioni, la donna in dolce attesa può guidare fino al giorno stesso del parto se questo non le provoca fastidi di altro tipo.

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