Una delle domande più frequenti è quando dovrebbe essere la temperatura basale del nostro corpo. Si tratta di un valore abbastanza importante per calcolare l’ovulazione. L’aumento della temperatura basale è quello più affidabile, che va quindi misurato se vuoi essere sicura di restare incinta. Ma come si misura la temperatura basale? Scopriamolo insieme!
La temperatura aumenta dal giorno immediatamente successivo all’ovulazione; in altre parole, quando viene rilevato sistematicamente un valore più alto rispetto ai primi giorni del ciclo, significa che l’ovulazione è avvenuta.
Una volta superata l’ovulazione la temperatura rimane più elevata per un intervallo di tempo variabile tra 12-16 giorni, ossia fino al flusso mestruale successivo. Qualora vi rendiate conto che la temperatura non accenna a scendere dopo 18 giorni, la gravidanza è considerata molto probabile, anche se non è l’unica spiegazione possibile. In questo caso è opportuno anche consultare il proprio specialista.
Sarebbe opportuno misurarla ogni giorno soprattutto:
Si può acquistare un termometro specifico in farmacia, ma nel caso in cui ne abbiate già uno in casa di buona qualità va anche bene. Quelli da fronte, da orecchio, o senza contatto non sono utili in quanto in questi casi la precisione non è sufficiente a registrare le piccole variazioni di temperature coinvolte.
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L’aspetto più importante da capire è se la temperatura aumenta dal giorno immediatamente successivo all’ovulazione; in altre parole, quando viene rilevato sistematicamente un valore più alto rispetto ai primi giorni del ciclo, significa che l’ovulazione è avvenuta.
Dopo aver appreso il valore della nostra temperatura basale, come lo utilizziamo e soprattutto perché è così importante?
Soprattutto ci dà alcune informazioni riguardo al nostro ciclo mestruale. Questa è ottima per monitorare il nostro ciclo mestruale e dunque capire se l’ovulazione avvenga regolarmente.
In secondo luogo, una regolare rilevazione della temperatura ci permette di verificare che la fase luteale del ciclo, ossia il periodo che va dall’ovulazione al flusso mestruale successivo, sia di circa 14 giorni.
In alcune donne questa fase si rivela essere di durata inferiore, non consentendo all’ovulo eventualmente fecondato di impiantarsi regolarmente.
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