Quando la coppia si prepara ad avere un bambino, è bene sottoporsi ad esami preconcezionali, quindi test che vanno effettuati prima della gravidanza, al fine di raccogliere tutti i dati e le informazioni necessarie per il benessere della mamma e del feto.
Quando un uomo e una donna decidono che è arrivato il momento di allargare la famiglia con un bambino, la prima cosa che da fare è assicurarsi che entrambi siano in perfette condizioni di salute e che non ci sia rischio che il futuro nascituro possa contrarre qualche malattia dai genitori: ecco a cosa servono gli esami preconcezionali.
Lo scopo di questi esami è fornire informazioni chiare sullo stato di salute degli aspiranti genitori, i quali dovrebbero sottoporsi a tali controlli almeno tre mesi prima di programmare la gravidanza. La maggior parte di questi test sono gratuiti, quindi non necessitano neppure il pagamento del ticket. In questo caso quindi, dovrete recarvi negli ambulatori indicati dal vostro medico curante con una richiesta medica specifica per i suddetti esami, che riporti nella casella esenzione il codice M00, che indica esattamente l’esenzione per stato di gravidanza preconcezionale.
Durante tale periodo, anche se ancora il vostro test di gravidanza non indica un valore positivo, dovreste valutare per bene, insieme al vostro medico curante, la prosecuzione di una terapia farmacologia in atto o l’eventuale assunzione di farmaci. Bisogna stabilire esattamente condizioni e situazioni, ma farlo insieme al medico. Molte future mamme, ad esempio, sospendono le cure per l’asma, senza consultare il medico, temendo che i farmaci possano avere delle conseguenze sulla salute del feto. Studi in proposito hanno dimostrato che sospendere la terapia farmacologica associata all’asma, in realtà, ha degli effetti peggiori e imprevisti che possono causare deficit respiratori sia alla mamma che al bambino. Ci sono comunque altri casi in cui sarebbe meglio non assumere farmaci, scopri tutto quello che c’è da sapere su farmaci e gravidanza nel nostro speciale.
Sarà il medico in relazione all’anamnesi della paziente a raccomandare ulteriori esami, specialmente in presenza di un precedente aborto spontaneo o sospensione della gravidanza.