Dopo un Aborto Spontaneo

di francesca


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Dal punto di vista medico, un singolo aborto è un evento normale, senza gravità, che non compromette la possibilità di avere figli.
Per la donna non è altrettanto semplice.

Come si risolve un aborto spontaneo

Se si tratta di un aborto interno, i medici talvolta attendono che si risolva spontaneamente. Quest’attesa però è, comprensibilmente, molto pesante per la donna.
Anche una volta che l’aborto spontaneo è risolto, in modo naturale o tramite intervento medico (aspirazione o raschiamento in anestesia totale), il corpo mantiene, per un periodo, i segni della gravidanza (soprattutto se si è trattato di un aborto tardivo, dopo i primi tre mesi).

Terapie mediche dopo un aborto spontaneo
Dopo un aborto tardivo (tra i tre e i sei mesi di gestazione), vengono prescritti medicinali che inibiscano la montata lattea.
Quando l’aborto è stato di tipo emorragico, di solito viene prescritto un integratore di ferro.
Altri tipi di terapie, utili a evitare aborti successivi, vengono eventualmente prescritti solo in seguito a aborti ripetuti, dopo aver effettuato analisi approfondite sulle possibili cause.

L’impatto psicologico di un aborto spontaneo
L’aborto spontaneo costituisce, per la donna, una sorta di lutto e, come tale, deve essere elaborato. I tempi variano da donna a donna, anche in base al tipo di esperienza vissuta (aborto precoce o tardivo, singolo o ripetuto, fecondazione naturale o assistita…).
Spesso bisogna fare i conti con il senso di colpa, che può essere di varia origine: la donna può pensare di aver causato, in qualche modo, l’evento (anche se, nella gran parte dei casi, non ha alcuna responsabilità), ma esiste anche un senso di colpa generico, irrazionale, per il fatto di non “essere stata capace” portare a termine la gravidanza.
Anche a distanza, il ricordo legato ad alcune date (la data in cui avrebbe dovuto nascere il bambino, la data dell’aborto stesso) spesso è causa di momenti emotivamente difficili.

Nuova gravidanza dopo aborto spontaneo

Le mestruazioni ritorneranno dopo 4-6 settimane e, teoricamente, è possibile concepire fin dall’ovulazione successiva. I medici possono consigliare di attendere qualche mese, in base alle condizioni fisiche della donna.
Dal punto di vista dell’impatto psicologico, può essere utile attendere ma, essendo questo un campo molto soggettivo, non ci sono regole valide in assoluto. Bisogna, comunque, tenere conto che la nuova gravidanza, probabilmente, non sarà vissuta in modo sereno, almeno all’inizio, e talvolta sarà utile un sostegno di tipo psicologico
La questione diventa ancora più delicata in caso di aborti ripetuti, dopo i quali le probabilità di un nuovo aborto spontaneo aumentano progressivamente.

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