Dal contagio da Anisakis alla sindrome uremico-emolitica: ecco quali cibi crudi sono pericolosi per la salute e perchè

di cinziaR


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Vediamo quali sono le patologie legate all’ingestione di cibo crudo che possono essere pericolose e come si manifestano.

Pesce crudo e Anisakis

Uno dei rischi connessi all’alimentazione con cibi crudi e, in particolare, al sushi e altri cibi a base di pesce crudo è quello dovuto al parassita (verme) Anisakis.

Sintomi dell’Anisakis

Questa patologia si manifesta con la comparsa di:

• dolori addominali forti
• nausea
• vomito
• distensione addominale
• diarrea
• sangue e muco nelle feci
• febbre lieve.

Nei casi più gravi, il paziente con Anisakis soffre di forte mal di pancia, molto simile a quello dell’appendicite acuta, accompagnato da una sensazione di nausea.

Entro alcune ore dall’ingestione delle larve infette è possibile avvertire un forte dolore addominale, nausea e vomito e solo in alcuni casi le larve vengono espulse col vomito. Se invece arrivano nell’intestino si ha una grave reazione immunitaria granulomatosa, da una a due settimane dopo l’infezione: i sintomi sono simili a quelli del morbo di Crohn.

I sintomi possono manifestarsi da un’ora a due settimane dopo l’ingestione di pesce (o molluschi crudi o poco cotti). Di solito, nei pazienti colpiti, viene rinvenuto un solo parassita.

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Altri cibi crudi rischiosi oltre al pesce crudo

In questi giorni il ministero della Salute ha segnalato l’allerta delle autorità francesi sulla sospetta contaminazione da batterio Escherichia coli di alcuni formaggi francesi a latte crudo. Episodi analoghi sono stati descritti anche in Italia derivanti dal consumo di alimenti crudi. Per cui per i bambini soprattutto NON USATE alimenti crudi per il rischio della sindrome uremico emolitica.

Il ministero “ha già provveduto ad allertare gli assessorati regionali alla sanità affinché verifichino il rispetto delle procedure previste” in quanto alcuni cibi crudi sono pericolosi e possono portare alla sindrome uremico glicemica.

Sindrome uremico-emolitica: che cosa sapere

• La forma grave ha mortalità altissima (circa il 5%) e è importante causa di insufficienza renale
• E’ causata da alcuni ceppi di Escherichia coli e, più raramente, da altri germi produttori di “tossine”
• Si contrae dalla assunzione di carne contaminata poco cotta o da latte crudo non pastorizzato. Possibile il contagio da persona a persona. Possibile contagio per contatto diretto con gli animali o, indiretto, con acqua e vegetali contaminati da feci
• E’ una malattia rara (termine che non vuol dire niente perché per chi ha una malattia questa non è rara, raro non vuol dire inesistente).
• Ne sono stati descritti dall’inizio di questo anno 5 casi. Ogni anno, in Italia 40-50 casi all’anno soprattutto sotto ai 4 anni.
• Ha un periodo di incubazione da 1 a 5 giorni.

I sintomi della sindrome uremico-emolitica

I primi sintomi della malattia sono:

• diarrea, a volte ematica
• vomito e dolore addominale intenso, ai quali fanno seguito anemia emolitica (compare ittero e urine molto colorate), piastrinopenia e insufficienza renale (si manifesta con scarsa o assente produzione di urine
• febbre assente o sotto ai 38°
• in alcuni casi possono comparire disturbi neurologici (nel 20-30%): sonnolenza, confusione, strabismo e anche convulsioni, coma.

La sindrome emolitico uremica è una malattia prevenibile con e alcune precauzioni norme igieniche: evitare di mangiare carne cruda o poca cotta e latte crudo (non pastorizzato). Se volete utilizzarlo fatelo bollire. Lavaggio accurato delle mani dopo aver visitato una fattoria o aver accarezzato animali.

Per saperne di più, visita il blog del Dott. Ferrando

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