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5 modi per gestire la rabbia e l’aggressività degli adolescenti
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Come si gestisce la rabbia e l’aggressività degli adolescenti? Innanzitutto è bene sapere che è una fase, che può essere più o meno lunga ma che di solito è passeggera. È un momento particolare della vita in cui questi ragazzini che hanno appena smesso di essere bambini si sentono cresciuti, indipendenti e reclamano il diritto di poter fare liberamente le proprie scelte. Accadeva la stessa cosa due o quattro generazioni fa, con la piccola differenza che oggi gli adolescenti, per tutta una serie di circostanze sociali, tendono a crescere molto più velocemente. Dunque, senza lasciarsi prendere dalla disperazione, ecco le migliori strategie e i modi per gestire la rabbia e l’aggressività degli adolescenti.
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Parlare con i figli per capire cosa non va
In quanto genitori non è difficile accorgersi che qualcosa non va. Invece di puntare il dito perché non tolleriamo l’ennesimo scatto d’ira o non ammettiamo certi atteggiamenti, sarebbe più opportuno fare un respiro e cercare il dialogo. Siamo in una fase in cui tocca a noi essere più accomodanti: per imporre il nostro ruolo ci sarà tempo, ma forse non è questo il momento.
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L’attività fisica per scaricare l’aggressività
Può sembrare una sciocchezza, invece lo sport in questi casi è terapeutico; certo, non è il caso di puntare su attività “marziali”, però sicuramente l’allenamento aiuta a scaricare tensione, stress e aggressività. Se poi è uno sport che si pratica in gruppo, in cui l’adolescente ha la possibilità di fare squadra con altri coetanei, ancora meglio.
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Supportare i figli
In questa fase della loro vita i ragazzi qualche volta toccano il fondo. Non sono socievoli, non si dedicano allo studio e neppure alle “buone” compagnie. Ma la cosa peggiore è che tendono anche a perdere la retta via, frequentando altri adolescenti problematici e prendendo qualche cattiva abitudine. È proprio questa l’età in cui cominciano a fumare, a bere alcolici e a sperimentare tutto ciò che può rivelarsi trasgressivo. Vuole fumare? Impediamogli di farglielo fare di nascosto e offriamo una sigaretta a casa, per esempio. Supportare figli, ogni tanto, significa anche assecondare anche i comportamenti che non condividiamo, ma farlo a fin di bene.
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Regole e punizioni per adolescenti difficili
Vogliamo assecondarlo? Bene: ci sono tempi, momenti e luoghi, ma non dobbiamo tralasciare che il ruolo del genitore è prima di tutto educativo, quindi ben vengano regole e punizione. Lui rientra a casa sempre tardi e non chiama per avvisare? Diamogli il coprifuoco. Non rende a scuola? Bene, non uscirà nel weekend. Se da una parte questo può scatenare maggiore aggressività, dall’altra è impensabile credere di risolvere il problema senza un pizzico di autorità.
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Adolescenti problematici in terapia
Scatti d’ira, atteggiamenti violenti ed estrema aggressività a volte richiedono un aiuto esterno. Il problema è che spesso i genitori non lo fanno per paura di ammettere che il proprio figlio sia un adolescente problematico. Ce ne sono tanti: i ragazzi sono tutti diversi tra loro e gestiscono la rabbia in modo diverso. Qualche volta è il caso di consultarsi con uno psicologo per cercare di risolvere quei tormenti interiori che provocano un certo tipo di atteggiamenti.
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