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Mamma lascia il lavoro per vivere in tenda con il figlio di 14 anni: “Ho risparmiato 50mila euro”

Nel giugno del 2021 Christine Blue, 41 anni, e il figlio Britton di 14, hanno fatto le valigie per intraprendere una nuova avventura di vita, insieme ai loro cani. Hanno deciso di dire addio alle comodità della loro casa di New York, per abbracciare una vita nomade. All’inizio doveva essere solo un lungo campeggio (90 giorni), durante le vacanze estive.

Christine ha risparmiato 48mila dollari in due anni, montando una tenda e dicendo addio al suo orario di lavoro dalle 9 alle 17. Ha mollato la sua attività di autista Uber, ha comprato una tenda e, dopo due settimane nel giardino sul retro della sua casa, si è resa conto quanto avrebbe potuto mettere da parte vivendo nella natura. Così ha adottato questo stile di vita a tempo pieno e sta adesso costruendo una mini cabina per rendere permanente il trasloco.

Christine Blue

“Una o due settimane dopo, è stato un momento di illuminazione su quanto avrei potuto risparmiare facendo questo. Ho addirittura lasciato il lavoro e mi sono concentrata su un’attività di uncinetto nella tenda perché non avevo più bisogno di soldi, ha detto al Daily Mail.

Vista la scelta definitiva, Christine e il figlio si sono trasferiti in una tenda più grande, con un generatore solare per la loro energia. Hanno una stufa a legna per cucinare, comode coperte e un letto. Grazie al generatore solare, la 49enne può utilizzare il suo computer portatile e gestire la sua attività di lavori all’uncinetto. La tenda è arredata con tappeti e tessuti che erano in casa.

Non sono, naturalmente, mancate le sfide: fare la doccia con un serbatoio non è sempre semplice e le condizioni meteorologiche, soprattutto durante i mesi invernali, sono dure da affrontare. “La difficoltà più grande per noi era il meteo: quando il fuoco si spegneva di notte e le pareti della tenda diventavano di nuovo fredde, la neve si accumulava e dovevo alzarmi nel cuore della notte”, ha detto Christine.

Quindi ha aggiunto: “Britton era un vero soldato; era lì nel cuore della notte per aiutarmi a spalare la neve. Con noi è sempre stato un lavoro di squadra. Siamo sempre stati vicini, ma vivere così ci ha davvero dato un legame che senza di esso non avremmo avuto”.