Veronica Raimo, biografia, carriera, età, cosa leggere

di Redazione


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Veronica Raimo, chi è la scrittrice di “Niente di vero“. Biografia e carriera: dove è nata, quanti anni ha, com’è diventata famosa. Quali sono i suoi libri, tutte le curiosità.

Biografia e Carriera

Nasce a Roma, il 1° giugno del 1978, quindi ha 45 anni. È sorella dello scrittore Chrisitan Raimo. Si laurea in lettere con una tesi sul cinema della Germania Divisa. Per un periodo vive a Berlino, lavorando come ricercatrice presso l’Università Humboldt. Diviene traduttrice per diverse case editrici. Il suo romanzo d’esordio esce nel 2007 e si intitola “Il dolore secondo Matteo“. Seguono altri romanzi e racconti, pubblicati in riviste e antologie.

Veronica Raimo si occupa anche di cinema: insieme a Marco Bellocchio e Stefano Rulli, scrive la sceneggiatura di “Bella addormentata” (film di Bellocchio del 2012), candidata ai Nastri d’Argento 2013. Scrive anche per vari periodici e quotidiani, come Rolling Stone. Esce nel 2022 “Niente di vero”, grazie al quale arriva finalista al Premio Strega. Il libro si aggiudica il Premio Strega Giovani e il Premio Viareggio, nella sezione Narrativa.

Veronica Raimo

Le altre opere di narrativa di Veronica Raimo sono: “Tutte le feste di domani“, del 2013; “Miden” in “Scrittori italiani e stranieri“, del 2018; “Le bambinacce” in “Narratori”, scritto a quattro mani con Marco Rossari.

“Non mi piace rileggermi dall’inizio alla fine: mi annoierei a sapere se tutto fila. Al limite mi esalto per determinate frasi. L’idea che tutto si regga non mi tocca, anche perché i miei libri non hanno struttura”, racconta a Vanity Fair.

E aggiunge che che la scrittura, per lei “C’è sempre stata. Ho iniziato dalla poesia quando ero una ragazzettta preadolescente e poi sono passata direttamente al romanzo. Mi ci sono messa seriamente quando ho finito l’università ed ero a Berlino. Avevo vinto una borsa di studio, la prima volta che avevo uno stipendio vero e proprio. Visto che non avevo voglia di fare ricerche per la tesi e avevo paura di annoiarmi, è partito tutto”.

Niente di vero

In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. Niente di vero è la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo.

Nel libro si legge: “La maggior parte dei ricordi ci abbandona senza che nemmeno ce ne accorgiamo; per quanto riguarda i restanti, siamo noi a rifilarli di nascosto, a spacciarli in giro, a promuoverli con zelo, venditori porta a porta, imbonitori, in cerca di qualcuno che si abboni alla nostra storia. Scontata, a metà prezzo. La memoria per me è come il gioco dei dadi che facevo da piccola, si tratta solo di decidere se sia inutile o truccato”.

“Il titolo – spiega l’autrice a QdiCopertina – voleva dare un distanziamento rispetto all’idea di memoir, ma anche suggerire che ogni autobiografia è di per sé una messa in scena, un allestimento di se stessi in cui è difficile stabilire il grado di verità. Di sicuro il tono del libro e lo sguardo della protagonista sono qualcosa che sento molto vicino a me”.

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