Sparizioni misteriose: casi irrisolti del Jet Set

di francesca


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In Millennium – Uomini che odiano le donne, l’ultimo film di David Fincher al cinema dal 3 febbraio 2012, il ricco industriale H. Vanger ingaggia il giornalista di successo Mikael Blomkvist (Daniel Craig)e la giovane hacker Lisbeth Salander (Rooney Mara) per indagare sulla scomparsa della nipote Harriet, avvenuta quarant’anni prima. Da allora, ogni anno un misterioso dono anonimo riapre la vicenda, un caso irrisolto e denso di mistero che tormenta la ricca famiglia finlandese.

La storia è piena di casi di personaggi in vista (a volte scomodi) del mondo dello spettacolo, della politica o dell’alta finanza morti in circostanze poco chiare o che sembrano essere scomparsi nel nulla: da Ylenia Carrisi al presidente americano Kennedy, dalla principessa Diana a Roberto Calvi, dall’attore David Carradine a Edoardo Agnelli e Simonetta Orlandi.

YLENIA CARRISI

La figlia di Albano e Romina potrebbe essere ancora viva sulla base di nuove testimonianze. Romina non ha mai smesso di cercarla dal lontano Gennaio del 1994, spinta dalla speranza di ritrovarla ancora viva e dalla sua fede buddhista. Sul caso si sono recentemente riaccesi i riflettori, in seguito all’intervista rilasciata da Romina ad una TV spagnola (che ha fatto il giro del mondo) e a causa delle recenti dichiarazioni del capo della polizia  di New Orleans, che ritiene che Ylenia si trovi a Phoenix in un convento greco-ortodosso. Ma facciamo un passo indietro: mentre frequentava il corso di letteratura presso il King’s College London, Ylenia iniziò a nutrire il desiderio di girare il mondo in solitaria e vendette tutto quel che possedeva per finanziare il viaggio: iniziò dal Sudamerica per poi far perdere le sue tracce a New Orleans il 6 gennaio del ’94. L’isteria collettiva ha provocato una rapida successione di falsi avvistamenti, in buona parte dovuti allo scalpore che la vicenda ha suscitato nei tabloid europei. Ylenia soggiornava al LeDale Hotel in compagnia di Alexander Masakela, un suonatore di strada, arrestato il 31 gennaio e poi rilasciato per mancanza di prove. Il guardiano dell’Acquario Comunale di New Orleans dichiarò di aver visto una donna, compatibile con la descrizione di Ylenia, gettarsi nel fiume Missisippi. Albano sembra credere a questa ipotesi ma il corpo non è mai stato ritrovato e non è mai stato accertato si trattasse realmente di Ylenia Carrisi.

JOHN F. KENNEDY

L’assassinio del Presidente americano Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963, è entrato nella storia, diventando uno degli eventi mediatici più significativi dello scorso secolo. Secondo la versione ufficiale della commissione d’inchiesta “Warren” ad assassinare il Presidente è stato Lee Harvey Oswald, agendo da solo e sparando 3 colpi in 7 secondi con un modello di fucile fabbricato nella Regia Fabbrica d’Armi di Terni. Ad infittire il mistero di questo celeberrimo caso arrivano recenti ricerche condotte dalla fabbrica d’armi italiana: un solo uomo non avrebbe mai potuto sparare con il Carcano 91/38 tre colpi in meno di 20 secondi (non 7), inoltre una pallottola sparata da questo tipo di fucile, una volta colpito un bersaglio non può rimanere intatta (come invece lo fu il proiettile ritrovato sulla barella in ospedale), né disintegrarsi completamente (come alcuni sostengono riguardo al secondo proiettile che avrebbe colpito Kennedy alla testa). A questo punto Osward potrebbe essere stato solo un capro espiatorio, teoria confermata dalle dichiarazioni di Ron Lewis, amico di Osward: questo gli confidò che gruppi operativi anticastristi della CIA avevano progettato di uccidere Kennedy. Tra l’altro, Oswald dopo essere stato arrestato fu ucciso in prigione e questo ha contribuito ad alimentare il mistero intorno a questo caso.

LADY DIANA

La notte del 31 agosto 1997 un terribile incidente stradale presso il Ponte de l’Alma a Parigi sconvolge la Gran Bretagna e il mondo intero, a bordo della Mercedes nera ci sono Diana Spencer e Dodi Al-Fayed, morti sul colpo. Le due inchieste giudiziarie, quella della polizia francese e quella della polizia metropolitana inglese, hanno concluso che l’incidente è stato causato dal fatale mix di alcolici e psicofarmaci assunto dall’autista Henri Paul, che cercava di seminare i paparazzi. Tuttavia, ancora oggi si susseguono numerose ipotesi alternative e tra queste la più avvincente è sicuramente quella del complotto architettato da alcuni membri della famiglia reale (nella persona del principe Filippo di Edinburgo) e messo in atto dai servizi segreti britannici. Morti sospette susseguite nel tempo di persone più o meno collegate alla storia della morte di Lady D hanno contribuito a dare credito a questa teoria. Che l’enorme popolarità di Lady Diana non piacesse tanto a Sua Maestà è risaputo, ma a dare valore alla tesi del complotto reale è stato il ritrovamento di una lettera scritta da Diana in persona alcuni mesi prima della sua morte, in cui manifesta la paura di venire uccisa in un incidente stradale orchestrato dal suo compagno Carlo principe di Galles. Perché? Pare che Diana fosse rimasta incinta di Dodi Al-Fayed e un figlio di origini arabe (che sarebbe diventato fratello dell’erede al trono) sarebbe risultato molto scomodo per la tradizionalista dinastia reale britannica.

ROBERTO CALVI

Il 18 giugno 1982 Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, fu trovato morto impiccato sotto un ponte di Londra. Una storia del mondo dell’alta finanza con il coinvolgimento di gruppi studenteschi fascisti e delle banche in cui ha lavorato e ha fatto carriera arrivando ai vertici amministrativi. Secondo la ricostruzione del giornalista Ferruccio Pinotti, Calvi sarebbe stato ucciso a causa della mancata restituzione dei prestiti da parte dell’istituto bancario del Vaticano, indebitato con il Banco Ambrosiano, ma il mistero della morte di Calvi resta irrisolto con l’ombra della mafia, della P2, del Vaticano e della sua banca. Calvi, infatti, conosceva Sindona, legato a Cosa Nostra, il Mons. Paul Marcinkus (presidente della banca vaticana, accusato tra l’altro di aver ucciso Papa Luciani e Giovanni Paolo I) e Licio Gelli venerabile Gran Maestro della loggia massonica P2 alla quale era egli stesso affiliato. Sindona chiese a Calvi degli aiuti economici per sistemare alcuni problemi delle sue banche, ma egli rifiutò, Sindona mandò allora dei documenti compromettenti alla Banca d’Italia che cominciò ad indagare sui paradisi fiscali all’estero di Calvi. Calvi fu, dunque, condannato a 4 anni di carcere, ma in libertà provvisoria riuscì a fuggire a Londra … Cosa è successo a Londra? Roberto Calvi si è davvero impiccato o questa storia di prestiti e banche nasconde una verità più inquietante?

DAVID CARRADINE

L’attore venne trovato morto il 4 giugno 2009 all’interno della Suite Room numero 352 del Park Nai Lert Hotel in Wireless Road a Bangkok, dove stava girando un film. Secondo il sito IMDB (The Internet Movie Database) si era impiccato, ma indagini successive riveleranno che l’attore rimase vittima di un gioco di asfissia autoerotica. Le telecamere a circuito chiuso confermano queste tesi dato che nessuno sembra essere entrato nella suite dell’albergo nelle ore precedenti alla morte dell’attore. Tuttavia, le cause esatte della sua morte restano ancora tutte da chiarire e con il passare del tempo la vicenda sta assumendo i contorni di un vero e proprio giallo: la famiglia Carradine, infatti, non crede né all’ipotesi del suicidio né a quella del gioco autoerotico finito tragicamente e ha chiesto all’FBI di intervenire nelle indagini a fianco delle autorità thailandesi. Il legale della famiglia, Mark Keragos, intervenendo alla nota trasmissione americana Larry King Live Show, ha addirittura avanzato l’ipotesi che l’attore possa essere stato ucciso da una scuola segreta di kung fu sulla quale stava indagando.

EDOARDO AGNELLI

“Non è andata come ci hanno fatto credere. Sul suo corpo non è mai stata fatta un’autopsia” ha dichiarato Antonio Parisi nel suo libro “I misteri di casa Agnelli” a proposito della morte di Edoardo Agnelli, suicidatosi nel 2000. Di certo sappiamo che la sua Croma ad un certo punto imbocca, attraverso il casello di Torino, l’autostrada che porta a Savona, per poi essere ritrovata verso le 10 del mattino su un viadotto della stessa autostrada con il motore accesso ed il cofano del portabagagli aperto.

Durante il tragitto Edoardo ha più volte telefonato a diversi suoi collaboratori per disdire e fissare nuovi appuntamenti con medici, politici ed amministratori per il pomeriggio di quello stesso giorno e per i giorni successivi, ma ci sono dubbi sul fatto che al volante ci fosse davvero lui e che la voce delle telefonate fosse realmente la sua. Sulla morte, ma anche sulla vita, dell’uomo destinato a ereditare il più grande capitale industriale italiano, si intrecciano ancora tanti misteri: sull’automobile non c’erano impronte digitali e il motore fu lasciato acceso. Perché Edoardo avrebbe dovuto aprire il portabagagli prima di suicidarsi? Cosa c’era lì dentro?

EMANUELA ORLANDI

Il 22 giugno 1983 scompare in circostanze misteriose a Roma la quindicenne Emanuela Orlandi, una cittadina vaticana figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia. Si tratta di uno dei gialli più misteriosi (ancora irrisolto) degli ultimi 50 anni: tra le ipotesi sulla scomparsa di Emanuela Orlandi vi sono presunti collegamenti con l’attentato a Giovanni Paolo II, con lo scandalo IOR (l’Istituto per le Opere di Religione), il caso Calvi (di cui sopra) e la Banda della Magliana. Come se non bastasse, ad aggiungere carne al fuoco arriva nel 2002 la pubblicazione del libro “Mistero Vaticano” del giornalista Pino Nicotri che percorre una pista completamente diversa da quelle seguite fino ad allora. Questa tesi, nota come la teoria Nicotri, afferma che tutte le ipotesi avanzate non erano altro che tentativi di insabbiare la verità, dovuti al coinvolgimento dei servizi segreti dell’Est al fine di indebolire papa Wojtyla: la Orlandi sarebbe, dunque, morta in Vaticano il giorno stesso della scomparsa, dopo essere stata adescata da una persona molto in alto nella gerarchia vaticana. Pare, inoltre, che il giornalista Max Parisi pur conoscendo il nome di questo misterioso uomo non intenda divulgarlo!

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