Sophie, avete mai visto la figlia di Pietro Taricone?

di Manuela Zanni


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Nessuno potrà dimenticare  il fascino e il sorriso e il fascino del bel Pietro Taricone. Anche a 12 anni dalla sua prematura  scomparsa il suo ricordo è integro nella mente di tutti coloro che lo hanno conosciuto direttamente o tramite lo schermo durante la sua avventura all’interno della prima edizione del Grande Fratello e, in seguito, per la carriera che in breve tempo era riuscito a costruire. Oggi lo stesso sorriso continua a vivere sul volto della figlia Sophie avuta insieme alla moglie Kasia Smutniak.

Chi è Sophie Taricone

Oggi, Sophie, la figlia di Kasia Smutniak  e Pietro Taricone è  una giovane donna che somiglia tantissimo al papà.  Ha compiuto 18 anni lo scorso  4 settembre, fino ad oggi non si è mai vista granché in giro ( se non solo pochi anni fa, quando accompagnò la madre alla Mostra del cinema di Venezia).  Vita riservata, appassionata di viaggi e soprattutto una decisa somiglianza con il papà: gli scatti pubblicati dal settimanale Diva e donna ritraggono così Sophie Taricone, la figlia di Pietro Taricone e Kasia Smutniak, avuta dalla coppia prima del terribile incidente che costò la vita all’attore, ex star della prima edizione del Grande fratello. Il settimanale pubblica alcune foto mentre passeggia con la madre a Taormina, bruna come il padre, occhi scuri, stesso sguardo, stessa espressione.Sophie ha un fratello, Leone, 8 anni, nato dalla relazione tra Kasia Smutniak e Domenico Procacci, suo compagno dal 2011.

Sophie Taricone

Kasia Smuntiak, Sophie Taricone, Pietro Taricone

Chi era  Pietro Taricone

Pietro Taricone fu vittima di un tragico incidente il 28 giugno del 2010, quando, appassionato di paracadute, durante un lancio impattò violentemente al suolo nel Ternano. Ricoverato, gravissimo, in ospedale a Terni, venne sottoposto a un lungo intervento chirurgico che non bastò a tenerlo in vita. Era nato a Frosinone il 4 febbraio del 1975. Dopo diversi lavori, Taricone era approdato in tv alla prima edizione del Grande fratello, nel 2000, alla quale si classificò terzo conquistando una grande popolarità grazie alla sua simpatia e intelligenza, ma anche grazie alla relazione con un’altra concorrente, Cristina Plevani. Uscito dalla “casa”, lavorò nella fiction e nel cinema, dalla serie Distretto di Polizia 3 a Codice rosso, La squadra, Tutti pazzi per amore, da Ricordati di me di Gabriele Muccino a Radio West di Alessandro Valori e La mano de Dios di Marco Risi.

L’amore tra Pietro Taricone e Kasia Smuntiak

Sophie Taricone

Sophie Taricone

Lui, cresciuto tra Frosinone e Caserta in una famiglia originaria di Trasacco, trovò un’improvvisa popolarità grazie al reality, allora condotto da Daria Bignardi, ma una volta uscito dalla Casa, non si fermò e saggiamente scelse di studiare per diventare un attore, interpretando fiction e film. In uno di questi, Radio West, conobbe Kasia Smutniak, da cui ebbe Sophie nel 2004, e che gli restò accanto fino alla sua morte.

 Kasia Smuntiak racconta di Pietro Taricone

Kasia Smuntiak, Sophie Taricone

Kasia Smuntiak, Sophie Taricone

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“Con Pietro siamo stati una volta sola nel Mustang e non ci è voluto molto per innamorarsi di quel posto, della sua cultura e della sua gente – ha dichiarato una volta l’attrice – Tutto è cominciato un giorno che è tornato a casa urlando: ‘Andiamo in Mustang!’. Non so dove ne avesse sentito parlare, forse leggendo un libro, un articolo o semplicemente guardando la rivista National Geographic. ⁣⁣
Eravamo completamente inebriati dalla bellezza, dalla gentilezza degli abitanti, dal misticismo dei riti e dalla loro pura allegria. Ma abbiamo anche visto la loro estrema povertà. Abbiamo trascorso un mese nel Mustang ospitati dalla famiglia di Tenzin e Pema. Non hanno voluto in cambio nulla, neanche un centesimo. ⁣⁣Pietro disse  ‘Porca miseria, dobbiamo fare qualcosa!’. Ci siamo promessi che saremmo tornati presto⁣.⁣Poi le cose sono andate diversamente. Io sono rimasta incinta dopo pochi mesi, poi la bambina era troppo piccola per affrontare un simile viaggio, poi il lavoro, il mutuo, la vita. Qualche settimana dopo la morte di Pietro ho ricevuto una telefonata. Era Tenzin. Aveva camminato un giorno intero per poter raggiungere un posto dove c’era il telefono. Voleva sapere come stavamo e dirmi che avevano fatto una Puggia, una preghiera dei monaci tibetani che può durare per diversi giorni, per lo spirito di Pietro” ha raccontato Kasia Smuntiak.

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