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Simona Ventura e quel rimpianto che fece piangere il suo agente
La figura di Simona Ventura è da sempre legata al mondo della televisione italiana. Attraverso programmi come “Isola dei Famosi“, “Temptation Island Vip,” e “Selfie – Le cose cambiano” ha lasciato un segno indelebile nell’intrattenimento televisivo e radiofonico del paese. Tuttavia, dietro il suo brillante curriculum si nasconde un rimpianto che ha recentemente ammesso in un’intervista, rivelando un aspetto inedito della sua carriera.
Un Passato Pieno di Successi
La carriera di Simona Ventura è costellata da successi che abbracciano molteplici sfaccettature dell’ambiente televisivo e radiofonico. Dai reality show alle trasmissioni di intrattenimento, Simona ha dimostrato la sua versatilità e capacità di affrontare ruoli diversi con grande carisma.
Il Rimpianto: Una Scelta Lavorativa Negata
Nonostante i suoi successi, Simona Ventura ha svelato un momento di pentimento legato a una scelta professionale che ha fatto all’inizio della sua carriera. Durante un’apparizione al podcast Gurulandia, ha confessato di essersi pentita di aver rifiutato un’opportunità lavorativa, precisamente una pubblicità per il provolone Auricchio.
Un Rifiuto Doloroso
Nell’intervista, Simona ha spiegato le motivazioni dietro questa scelta. All’epoca, lei aveva deciso di concentrarsi su ruoli legati alle macchine e alla tecnologia, come il lancio del primo videofonino H3G e campagne per Omnitel e automobili. Tuttavia, aveva categoricamente rifiutato di associare il suo nome a prodotti alimentari, tra cui il provolone Auricchio. Il rifiuto aveva colpito profondamente anche il suo agente, il quale ha reagito in maniera emotiva.
Ecco le parole della conduttrice 58enne: “Se mi sono pentita di qualcosa? Devo dire di sì, ho rifiutato di fare una cosa e di questa mi sono pentita amaramente dopo del tempo. Ho detto di no ad una pubblicità del provolone Auricchio. Se ho detto di no è perché ai tempi io le cose da mangiare non le volevo fare. Facevo le macchine, ho fatto H3G, il primo videofonino, adesso è talmente normale. Ho fatto Omnitel, parliamo dell’anteguerra, ma anche delle auto. Però assolutamente no alla roba da mangiare. E mi ricordo che il mio agente pianse perché rifiutai il provolone Auricchio”.
La Riflessione Sulla Scelta
Sebbene la scelta di Simona di non legare il suo nome a prodotti alimentari possa sembrare radicata in una preferenza personale, la confessione dimostra quanto sia importante riflettere sulle decisioni prese durante il corso della carriera. Nonostante il rimpianto, è chiaro che questa scelta non abbia intaccato la sua ascesa nella televisione italiana, ma è interessante vedere come anche le figure di successo possano avere momenti di esitazione e dubbi.
Foto da DepositPhotos.