Incoronazione di Carlo III, niente invito per i Savoia

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Il grande giorno è quasi arrivato. Mancano davvero poche ore all’incoronazione di re Carlo III e della moglie, la regina Camilla, che avrà luogo domani alle 11 nell’Abbazia di Westminster a Londra. E’ uno degli eventi internazionali più attesi dell’anno.

Duemila gli invitati ufficiali, un numero ben lontano da quello dei presenti all’incoronazione della regina Elisabetta II nel 1953, quando i partecipanti furono ottomila.

Come per ogni grande evento che si rispetti non mancano le polemiche, che riguardano, in particolar modo, gli assenti di sangue blu, cioè i nobili che Carlo ha deciso di non invitare alla cerimonia.

Al loro posto, centinaia di esponenti della società civile, che si sono distinti per servizio pubblico e attività di beneficenza.

Assenti i Savoia e non soltanto

Tra gli invitati non figurano, solo per fare un esempio, gli esponenti di casa Savoia, come Emanuele Filiberto e Aimone d’Aosta. Anche altri nobili sono stati “fatti fuori” dalla royal family: è il caso del duca di Rutland, che, secondo quanto riporta Il Giornale, nei giorni scorsi ha tuonato: “Sono famiglie come la mia che hanno sostenuto la monarchia suppergiù per 1000 anni”.

Anche il finanziere Ben Goldsmith, il nipote del marchese di Londonderry, ha fatto conoscere il suo disappunto affermando che Carlo stia rischiando di arrendersi a “babbei e nullità”.

Il caso di Lady Pamela Hicks

L’esclusione che più sta facendo discutere è quella di Lady Pamela Hicks, la figlia di Lord Mountbatten, proprio lo zio di Filippo che aveva organizzato il matrimonio tra suo nipote ed Elisabetta.

La dinastia dei Mountbatten è strettamente legata alla royal family: il padre di Lady Pamela, infatti, era stato per anni il mentore di Filippo e poi di Carlo. E non solo, perché la stessa Lady Pamela era stata damigella d’onore alle nozze tra Filippo ed Elisabetta nel 1947.

Lady Pamela, 94 anni, inoltre, sarebbe stata avvisata che la sua presenza non sarebbe gradita, tramite una telefonata arrivata da Buckingham Palace. Lo ha reso noto su Instagram sua figlia, India Hicks (di cui Carlo è stato padrino di battesimo): “Uno dei segretari personali del re ha riferito questo messaggio da parte del re. Hanno spiegato che questa incoronazione sarà molto diversa da quella della regina. Il re manifestava il suo grande amore e le sue scuse, per il fatto di offendere tante famiglie e amici con una lista ridotta”. Lady Pamela, stando a quanto riferito dalla figlia, non si sarebbe offesa, ma al contrario, avrebbe commentato, in pieno stile aristocratico: “Che cosa molto, molto sensata. Seguirò con grande interesse gli eventi di questo nuovo regno”.

I presenti della società civile all’incoronazione

Come già detto, Carlo ha deciso di invitare molti esponenti della società civile, e sono centinaia: 200 giovani impegnati nella beneficenza, 200 giovani scelti fra scout e servizio civile, 450 persone onorate con la medaglia dell’impero britannico, cuochi e vigili del fuoco in pensione.

A prendere parte all’incoronazione anche “il ragazzo della tenda”, un bambino che ha dormito per tre anni in una tenda nel suo giardino raccogliendo 700.000 sterline a favore di un ospizio locale.

Spazio anche a chi ha sposato delle cause precise, come una poliziotta che ha attraversato a remi da sola l’Oceano Atlantico per sensibilizzare in merito all’inquinamento dei mari. Infine, anche i proprietari di un caffè per bikers di Londra che durante la pandemia hanno trasformato il loro locale in un servizio di consegne.

Una incoronazione che segna dunque la riscossa del popolo.

E i tanti nobili snobbati da Carlo che dicono? Beh, sarebbero molto indignati, ma da veri aristocratici non si sbottonano.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria