Alain Delon, biografia, carriera, età, vita privata, amori e figli

di Romina Ferrante


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Alain Delon è un celebre attore, regista e produttore cinematografico francese, naturalizzato svizzero e considerato una delle più grandi icone del cinema europeo degli anni ’60 e ’70.

Nel corso della sua lunga carriera ha recitato in tantissimi film di successo, balzando all’attenzione del pubblico e della critica, grazie al suo fascino magnetico, al suo viso d’angelo e alle sue interpretazioni dense di carisma.

Scopriamo qualche dettaglio in più sulla vita privata e professionale dell’artista.

Chi è Alain Delon

Alain Delon, all’anagrafe Alain Fabien Maurice Marcel Delon, nasce l’8 novembre del 1935 a Sceaux, in Francia. Ha quindi 87 anni ed è del segno zodiacale dello Scorpione.

Alain Delon è figlio di Fabien Delon, direttore di un piccolo cinema di quartiere, “Le Régina”, ed Edìth Arnold, una giovane commessa di farmacia. I due si separano quando l’attore ha soli 4 anni e nonostante il legame profondo con la madre viene affidato a una famiglia adottiva.

A 8 anni, non potendo più restare con la famiglia d’origine, va a vivere nel collegio di suore a Issy-les-Moulineaux dove incontrerà uno dei suoi più grandi amici, Gérard Salomé.

L’attore trascorre la sua giovinezza a Parigi dove coltiva la passione per la recitazione e in particolare per il cinema, studiando presso il “Conservatorio nazionale d’arte drammatica di Parigi”.

Inizialmente per il suo carattere ribelle e anticonformista abbandona più volte gli studi e per le ristrettezze economiche vive di espedienti. Si arruola nella marina militare, ma viene congedato dopo 5 anni, dopo avere scontato vari mesi di prigione per indisciplina.

Lavora poi come apprendista macchinista, come commesso, cameriere, finendo per fare il bohémien a Montmartre.

La svolta arriva quando viene scoperto dal regista e sceneggiatore Yves Allegret che lo sceglie per il film “Godot” (1957). Recita poi insieme al suo storico “rivale” Jean-Paul Belmondo nel film “Fatti bella e taci”, facendosi via via strada nel mondo del cinema e diventando con il suo fascino da bello e tenebroso uno dei più grandi sex symbol della storia.

Nel 1958 ottiene il primo ruolo importante nel film “L’amante pura”, set in cui incontra Romy Schneider, con cui comincerà in seguito una lunga storia d’amore.

Gli anni 60’-70’

A cambiare per sempre la vita di Alain Delon è l’incontro con il grande regista Luchino Visconti che lo prende sotto la sua ala, scritturandolo prima per il film “Rocco e i suoi fratelli” (1960) e in seguito per altre pellicole cinematografiche come “Il Gattopardo” (1963), recitando al fianco di grandi artisti come Burt Lancaster e Claudia Cardinale. Il film gli vale una Palma d’Oro al Festival di Cannes e una candidatura al Golden Globe come migliore attore debuttante.

L’attore torna in seguito in Francia dove riesce a recitare insieme al suo idolo Jean Gabin in “Colpo grosso al casinò” (1963) di Henri Verneuil. Seguiranno poi diversi film di successo come “Il Tulipano Nero” (1964), “Crisantemi per un delitto” (1964), “Tre passi nel delirio” (1967) e “Parigi brucia?” (1966).

Verso la metà degli anni ’60 Delon recita per la prima volta in tre produzioni di Hollywood come “L’ultimo omicidio” (1965), “Né onore né gloria” (1966) e “Texas oltre il fiume” (1966) di Michael Gordon, in cui condivide la scena con Dean Martin.

Jean-Pierre Melville lo chiama per impersonare il sicario Frank Costello nel film “Frank Costello faccia d’angelo” (1967), un’interpretazione da duro affascinante e dal destino segnato, che lo accompagnerà in tutti i suoi film successivi.

Alain Delon negli anni ’70 è ormai un attore di successo, chiamato a lavorare in Francia e in Italia, ma anche in produzioni hollywoodiane, senza mai sfondare del tutto. In quegli anni si lancia anche in nuove avventure: compra il ristorante “La Camargue” a Nizza e produce il film “L’insoumis” diretto da Alain Cavalier.

L’attore diventa presto uno dei volti principali del genere “polar”, a metà strada tra poliziesco e noir, recitando in film come “Il clan dei siciliani” di Henri Verneuil. Nel 1970 esce “Borsalino” interpretato in coppia con Jean-Paul Belmondo.

Jean Paul Belmondo e Alain Delon Borsalino in una foto di scena del film “Borsalino” , 1970 ANSA/Collection Christophel

L’artista interpreta poi ruoli altrettanto complessi ne “L’assassinio di Trotsky” (1972) e in “Mr. Klein” (1976). Delon si cimenta anche come produttore cinematografico, fondando la propria casa di produzione, la “Delbeau Film“, nel 1962. Tra i film da lui prodotti ci sono “L’Eclisse” (1962) di Antonioni, “Un flic” (1972) di Melville e “Flic story” (1976) diretto da Jacques Deray.

Dagli anni ‘80 ad oggi

Negli anni ’80 gira insieme all’attrice italiana Dalila Di Lazzaro il film “Tre uomini da abbattere”, mentre nel 1981 prende parte alla coproduzione multinazionale del film “Nido di spie”, che registra uno dei più alti incassi della storia del cinema sovietico.

Lo stesso anno fa il suo debutto alla regia nel film “Per la pelle di un poliziotto”, da lui anche scritto e prodotto. Con Ornella Muti e Jeremy Irons gira il film di ispirazione letteraria “Un amore di Swann” (1994), grazie a cui vince due premi “César”.

Da quel momento però Alain Delon comincia a comparire sempre meno sul grande schermo. Gli anni successivi reciterà in “Nouvelle vague” (1991) di Jean-Luc Godard, in “Cento e una notte” (1995) di Agnès Varda e nell’ironico “Uno dei due” (1998) di Patrice Leconte. Nel 1995 riceve a Berlino l’Orso d’oro alla carriera.

Nei primi anni 2000 lavora in tv indossando i panni del poliziotto tormentato e nel 2008 torna sul grande schermo interpretando con autoironia Giulio Cesare in Asterix alle Olimpiadi.

Vita privata, l’ictus e la depressione

Nonostante la sua popolarità, la vita privata di Delon diventa spesso oggetto di speculazioni e scandali.

Nel 1958 inizia una relazione con l’attrice Romy Schneider, conosciuta sul set di “L’amante pura”. La relazione tra i due si conclude però nel 1964.

Nel 1962, Alain Delon ha un flirt con la cantante Nico, da cui nasce il figlio Christian Aaron Boulogne, non riconosciuto dall’attore, ma adottato dalla madre di Delon.

Negli anni ’60 intreccia una passionale storia d’amore con Dalida poi naufragata, anche se l’attore dirà di averla amata terribilmente.

Il 13 agosto 1964, Delon sposa l’attrice Nathalie Delon (l’unica donna che abbia mai sposato) dalla quale ha avuto il suo secondo figlio, Anthony Delon (nato nel 1964), anch’egli attore. I due divorziano, però, nel 1968.

Nei due mesi precedenti al matrimonio Delon intraprende relazione con l’attrice Marisa Mell che, secondo indiscrezioni, avrebbe lasciato il giorno prima del matrimonio con Nathalie.

Dal 1968 al 1983, ha poi una storia con l’attrice Mireille Darc, anche se durante gli ultimi anni di relazione con la donna, Delon ha alcuni flirt con le attrici Veronique Jannot, Sylvia Kristel, Sydne Rome e Dalila Di Lazzaro.

Successivamente, l’attore si lega per un breve periodo all’attrice Anne Parillaud, dal 1982 al 1984, e a Catherine Pironi.

Nel 1987 inizia una relazione con la modella olandese Rosalie van Breemen dalla quale ha due figli: Anouchka Delon (nata nel 1990) e Alain-Fabien Delon (nato nel 1994), relazione terminata nel 2001.

Il 19 maggio 2019 riceve la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes, ma un mese dopo viene colpito da un ictus che stravolge per sempre la sua vita.

Nel 2005 Alain Delon rivela alla stampa di combattere contro la depressione, malattia che lo spinge più volte sull’orlo del suicidio. In proposito l’artista ha dichiarato: “Vivo davanti ai miei occhi la scena di quel momento. Il difficile non è farlo, è riflettere per non passare all’azione. Farlo è un gioco da ragazzi”.

L’attore che si è detto più volte favorevole all’eutanasia, oggi sta meglio, ha ritrovato le energie e anche un nuovo amore, una donna giapponese di nome Hiromi che lo ha aiutato molto a uscire da uno dei periodi più difficili della sua vita.

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