Quanto mi manca il mio ex

di francesca


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Soffrire per il proprio ex è un fatto puramente naturale. L’affetto che proviamo per una persona, infatti, non può scomparire da un momento all’altro. In particolare, la psicologia spiega che l’abbandono o la perdita, vengono elaborati dal nostro cervello come un “lutto” che va, perciò, elaborato e metabolizzato. Ne consegue che sebbene noi vorremmo toglierci il pensiero in fretta, non possiamo farlo.

Ciò che invece può essere modificato è l’approccio al fenomeno dell’abbandono. Nel caso specifico si tratta di controllare il pensiero negativo e favorirne uno positivo con esercizio. Vediamo nel dettaglio cosa accade e cosa fare.

  • Pensare all’ex significa guardare al passato

Tuttavia il passato non esiste, anche se noi lo riportiamo in vita attraverso la nostra memoria. Se riflettiamo sul fatto che la nostra vita è da “adesso in poi” ci renderemo conto che pensare a una cosa andata non ci porta nessun beneficio nella realtà. Bisogna dunque guardare a chi siamo in questo momento e creare un preciso progetto del nostro presente e futuro.

  • L’attaccamento ai ricordi può essere un fatto ossessivo

Un pensiero ossessivo, in genere, ha la funzione di farci credere che possiamo controllare la realtà. Quando sviluppiamo un’ossessione su un oggetto o una persona, la nostra mente ci conduce nel tranello di poter riportare sotto il nostro dominio, una cosa che ci sfugge. Anche questa è un’illusione. Il nostro ex sta, con ogni probabilità, conducendo la propria vita e portarlo accanto a noi mentalmente non cambierà le cose.

  • Nutriamo un pensiero nostalgico

Questo tipo di pensiero non ci da molte informazioni su come ritornare a essere felici. Quello che ci conduce alla felicità, non sono le persone ma i sogni a cui quelle persone sono legate. Per esempio, il nostro ex può essere legato a una idea di divertimento, di passione, di matrimonio, di bellezza, di ricchezza o anche di tutte queste cose assieme. Questo però non significa che noi non raggiungeremo gli stessi obiettivi (e anche di più) con qualcun altro. La regola è perciò cercare di recuperare i sogni che stanno alla base di una relazione.

  • Pensiamo di esser le uniche a soffrire

Nella maggior parte dei casi, essere lasciati o rompere una storia, ci porta a credere di essere il perno della sofferenza. A maggior ragione quando l’ex ha già un’altra storia, noi immaginiamo che a lui non importi proprio niente di noi. Anche se ciò può apparire plausibile, è invece probabile che anche l’altro soffra per la rottura e abbia bisogno solo di tempo o di evasione. Sebbene, infatti, il suo comportamento sia condannabile e la sua lontananza non accettabile, dovremmo imparare che soffrire non è una nostra esclusiva, ma che “chi lascia”, spesso soffre di qualcosa che non sa: la fuga e il disamoramento. Questi 2 sentimenti non sono più piacevoli del dover rinunciare a una storia in cui si è creduto. Impariamo l’arte della pazienza e della comprensione. Questo ci aiuterà a sentirci meno sole e apprezzare la solitudine al punto di imparare a goderne.

  • La gelosia per una nuova ragazza

Anche in questo caso, riscoprirsi a pensare alla nostra rivale diretta è del tutto naturale. Dobbiamo accettare di scorgerla tra le persone, di sognarla, di odiarla e di desiderare di essere come lei ecc. Questo però va bene solo per un periodo necessario a elaborare. Il prima possibile bisogna ritornare a concentrarsi su se stesse e imparare disperatamente, e con tutte le proprie forze, ad amarsi. Prima ci prendiamo cura di noi stesse con coccole e attenzioni di ogni genere e prima scacceremo il pensiero di un’altra che ha preso il nostro posto. L’unico modo per uscire da questo loop e diventare le amanti insostituibili di noi stesse, e imparare che la felicità non viene da fuori ma da dentro. Fare un bel sospiro profondo e decidere che niente e nessuno ci ruberà la nostra vita. Funziona sempre anche se si tratta di un allenamento continuo a volersi bene. Ciò che ci fa soffrire, infatti, non è l’altra, ma l’insicurezza che si è generata in noi a causa del confronto.

  • Non avere paura del dolore è importante

Quando stiamo soffrendo, cerchiamo di apprezzare anche questo momento. E’ sicuramente molto difficile accettare un abbandono, ma dobbiamo sapere che tutto questo dolore si trasformerà in forza e ci darà, non appena decideremo di riprenderci la nostra vita, messa temporaneamente nelle mani di un’altro, una grande conoscenza e saggezza su come siamo fatti e come affrontare con coraggio una delle cose più naturali dell’esistenza umana: la perdita. Se impariamo a vedere le cose nella giusta luce, sicuramente tra un po’penseremo al nostro ex con dolcezza e con gratitudine per averci lasciato la strada libera!

E non dimentichiamo che c’è sempre un ex dietro alla creazione di bellissime canzoni, di film stupendi e grandi libri. La parola d’ordine allora è: trasformare. Coraggio!

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