Benessere

Le uova non fanno male al colesterolo: via libera anche per chi è a rischio

Tra le più comuni convinzioni alimentari c’è il divieto di mangiare le uova per chi è a rischio di patologie cardiovascolari. Si tratta di uno dei miti più radicati, ora un nuovo studio ha finalmente sfatato questa convinzione, dimostrando che l’inclusione delle uova nella dieta quotidiana non ha effetti negativi sui livelli di colesterolo, neanche per le persone più fragili.

La ricerca, condotta da un team guidato dalla ricercatrice Nina Nouhravesh, ha esplorato l’impatto delle “uova fortificate” sul profilo lipidico di individui di età superiore ai 50 anni con pregressi eventi cardiovascolari o fattori di rischio correlati.

Contrariamente alle aspettative, l’assunzione regolare di uova, 12 a settimana, non ha determinato variazioni significative nei livelli di colesterolo rispetto al gruppo di controllo che ne consumava meno di 2 a settimana, indipendentemente dal tipo di uova ingerite.

Questo studio, denominato “prosperity”, si è concentrato in particolare sulle uova fortificate, caratterizzate da un ridotto contenuto di grassi saturi e arricchite con vitamine e minerali essenziali come iodio, vitamina D, selenio, vitamine del gruppo B e acidi grassi omega-3. Questa scelta mirata ha consentito di valutare gli effetti di un consumo di uova più mirato dal punto di vista nutrizionale.

La durata della ricerca, protrattasi per quattro mesi, ha fornito un quadro affidabile degli impatti a breve termine sull’equilibrio lipidico. I risultati, incoraggianti e privi di ambiguità, hanno dimostrato che l’assunzione regolare di uova non rappresenta un fattore di rischio significativo per la salute cardiovascolare, nemmeno per coloro che presentano già condizioni predisponenti.

Uova

La sperimentazione ha gettato luce su una questione che ha generato confusione nel dibattito pubblico sull’alimentazione e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Come sottolineato dalla Nouhravesh, le abitudini alimentari possono influenzare in modo sostanziale i fattori di rischio associati alle patologie cardiache, e l’equivoco sul ruolo delle uova ha contribuito a perpetuare incertezze e timori ingiustificati.

L’approvazione dell’inclusione delle uova nella dieta quotidiana, anche per le persone a rischio, apre nuove prospettive nella promozione di abitudini alimentari sane e sostenibili. Tuttavia, è importante sottolineare che il contesto complessivo della dieta e dello stile di vita rimane cruciale nella gestione del rischio cardiovascolare, e l’assunzione di uova dovrebbe essere inserita in un quadro più ampio di scelte alimentari equilibrate.

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