L’ultimo saluto al Cavaliere, Monsignor Delpini: “Era un uomo e ora incontra Dio”

di Manuela Zanni


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Si è appena concluso il funerale di stato di Silvio Berlusconi scomparso lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni. Una cerimonia solenne e, al contempo commovente che ha visto il suo momento più toccante nell’omelia funebre pronunciata dall’arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini.

Monsignor Delpini: ” Un desiderio di vita, di amore e di gioia”

Silvio Berlusconi ”è stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia.” con queste parole Mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, che ha celebrato i funerali in Duomo di Silvio Berlusconi ha descritto il Cavaliere ma, soprattutto, l’uomo.

Monsignor Mario Delpini:
Monsignor Mario Delpini:

Un’omelia toccante rivolta alle umane debolezze

Nell’omelia, partendo dai desideri comuni ad ogni uomo, Delpini tratteggia le gioie, le debolezze, le imprese e le paure, caratteristiche proprie di ogni uomo, anche di Berlusconi : un uomo ”che è stato anche un politico e un uomo d’affari, un personaggio alla ribalta della notorietà”, dice Delpini dunque con ”ammiratori e detrattori”. ‘

Delpini: “Vivere e amare la vita”

‘Vivere. Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. – dice Delpini nell’omelia per l’ultimo addio al Cavaliere .

Funerali di stato Silvio Berlusconi
Funerali di stato Silvio Berlusconi

L’ultimo addio al Cavaliere: “Vivere è non sottrarsi alle sfide”

Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e desiderare una vita che non finisce e avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche dalla valle più oscura. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora”.Mons. Delpini soggiunge: ”Ecco che cosa si può dire di un uomo: un desiderio di vita, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento.

Delpini: “Berlusconi è un uomo e ora incontra Dio”

”Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a forse dimentica i criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari. Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori.

Funerali di stato Silvio Berlusconi
Funerali di stato Silvio Berlusconi

C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta. Silvio Berlusconi – sottolinea Delpini – è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà”. ”Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”.

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