Donna uccisa dall’ex marito che muore in un incidente

di Redazione
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Ad Udine Samia Bent Rejab Kedim, una donna tunisina di 46 anni, è stata trovata senza vita nel suo appartamento in via Vincenzo Joppi, nella periferia sud-ovest della città. La vittima è stata uccisa con un’arma da taglio, colpita ripetutamente in un atto di estrema violenza. Le indagini, condotte dalla Questura di Udine sotto la guida del sostituto procuratore Luca Olivotto, hanno subito puntato i riflettori sull’ex marito della donna, Mohamed Naceur Saadi, 59 anni, anch’egli tunisino, morto poche ore dopo in un incidente stradale a Basagliapenta di Basiliano.

La dinamica del delitto

Il crimine è avvenuto tra le 11:30 e mezzogiorno, in un appartamento al primo piano di una palazzina Ater, all’angolo con via Timavo. Secondo le ricostruzioni, Mohamed Naceur Saadi, che si trovava agli arresti domiciliari a Monfalcone per precedenti episodi di violenza domestica, ha violato il divieto di avvicinamento alla ex moglie. L’uomo, che avrebbe dovuto indossare un braccialetto elettronico, aveva ottenuto un permesso di due ore quella stessa mattina. Invece di rispettare le restrizioni, si è recato nell’appartamento di Samia, dove l’ha aggredita con un coltello, infliggendole ferite mortali. Dopo il delitto, Saadi è fuggito a bordo della sua auto, dirigendosi verso ovest lungo la statale 13 Pontebbana.

L’incidente mortale a Basiliano

La fuga di Saadi è durata meno di un’ora. Intorno alle 12:30, nel tratto tra Basiliano e Basagliapenta, la sua vettura si è schiantata frontalmente contro un camion cisterna. L’impatto, descritto come “devastante” dai soccorritori, non ha lasciato scampo all’uomo, morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale e il 118, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Un dettaglio emerso dalle indagini è l’assenza di segni di frenata sull’asfalto, un elemento che ha portato gli inquirenti a ipotizzare un possibile suicidio. Tuttavia, le condizioni meteo avverse, con un manto stradale bagnato dalla pioggia, non escludono che eventuali tracce di frenata possano essere state cancellate. La polizia stradale sta analizzando la dinamica per chiarire se l’incidente sia stato accidentale o volontario.

Una storia di violenza domestica

La vicenda di Samia e Saadi è segnata da anni di abusi. Dopo il loro divorzio, l’uomo, classe 1967, era stato posto agli arresti domiciliari a Monfalcone per reati legati alla violenza domestica. Nonostante il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento, Saadi continuava a presentarsi a casa della ex moglie, vessandola e intimorendola. Secondo testimonianze raccolte dalla Questura, costringeva Samia e le figlie a chiudersi in una stanza, occupando il resto dell’appartamento e chiudendo a chiave le altre stanze. Le due figlie maggiorenni avevano denunciato episodi di minacce e percosse, che avevano portato alle misure restrittive. Non è ancora chiaro come Saadi abbia eluso il braccialetto elettronico: gli inquirenti stanno indagando su un possibile malfunzionamento o una manomissione del dispositivo.

I tre figli e il dolore della comunità

Samia Bent Rejab Kedim viveva con il figlio minorenne, mentre le due figlie maggiorenni avevano lasciato la casa. Dopo la tragedia, i tre figli della coppia sono stati affidati a familiari e stanno ricevendo supporto psicologico. Una delle figlie, residente a Londra, è rientrata a Udine per stare vicina alla famiglia. La comunità di via Joppi, già segnata da un altro episodio di violenza nel 2022, quando Lauretta Toffoli fu uccisa a poche centinaia di metri di distanza, è sotto shock. Il caso ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere e sull’efficacia delle misure di protezione per le vittime.

Un fenomeno ancora allarmante

Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno, aggiornati al 3 aprile 2025, l’Italia ha registrato un lieve calo dei femminicidi, ma il fenomeno rimane una piaga sociale. Casi come quello di Samia Bent Rejab Kedim evidenziano la necessità di interventi più incisivi per proteggere le vittime di violenza domestica e garantire l’efficacia di strumenti come il braccialetto elettronico.

Foto: Il Gazzettino.

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