“Harry può morire in battaglia, William no”: così la nonna, la regina Elisabetta

di Veronica Femminino


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E’ notizia di qualche giorno fa che il principe Harry e Meghan Markle non saranno presenti all’incoronazione di re Carlo III, che si svolgerà il 6 maggio nell’Abbazia di Westminster a Londra.

Adesso arrivano nuove rivelazioni che fanno comprendere che i rapporti tra Harry e il fratello William, e la royal family in generale, sono logori da tempo.

Le dichiarazioni arrivano da sir Mike Jackson, ex comandante in capo dell’esercito britannico che ha parlato in occasione della realizzazione del documentario “The Real Crown”, che andrà in onda su Itv a fine aprile.

“Per William rischio troppo grande, per Harry accettabile”

Jackson ha riferito di una conversazione avuta con la regina Elisabetta II alla fine del 2001, quando, dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, il contingente britannico si schierò al fianco degli americani per combattere i talebani in Afghanistan. Harry e William erano ancora molto giovani.

Negli anni a seguire, solo Harry partì per la guerra, mentre William restò a Londra dopo la formazione di 44 settimane alla Royal Military Academy Sandhurst ed essere diventato ufficiale nel 2006.

Jackson ha riferito: “E’ stato deciso che per William, in quanto erede al trono, il rischio era troppo grande. Per suo fratello minore, il rischio era invece accettabile”.

Alla decisione si giunse dopo le consultazioni di rito con gli alti comandi, i vertici dei servizi segreti dell’MI6, i supremi funzionari di corte.

Elisabetta in un primo momento era stata categorica: “I miei nipoti si sono arruolati nell’esercito, quindi devono fare il loro dovere”.

Harry per due volte in Afghanistan

Harry servì al fronte nel 2007-2008 per dieci settimane e nel 2012-2013 per venti settimane.

Della sua esperienza ha parlato anche nel libro autobiografico “Spare”, nel quale ha raccontato di aver ucciso almeno 25 talebani, ritenuti “pezzi della scacchiera da eliminare”.

William, invece, non è mai andato al fronte, rimanendo sempre in patria come riservista.

Circostanza che assai probabilmente non ha fatto altro che dare a Harry la sensazione di essere meno importante del fratello maggiore, un pezzo di ricambio, uno “spare”, da qui la scelta del titolo del suo libro.

La regina aveva accesso a una grande quantità di informazioni

Un secondo protagonista di quella stagione, sir John Scarlett, numero uno dell’MI6 (meglio noto come Secret Intelligence Service) a metà anni 2000, ha inoltre riferito che “la regina aveva completo accesso a tutto, a una straordinaria quantità di informazioni e per più tempo di chiunque altro. Era discreta e al corrente di ogni dettaglio”.

Una storia che si è ripetuta

La regina Elisabetta, morta l’8 settembre del 2022, aveva già dovuto fare una scelta analoga in passato. Era il tempo della guerra della Falkland/Malvinas contro l’Argentina, il 1982.

A rappresentare il casato in combattimento venne mandato il principe Andrea, suo secondogenito maschio, salvaguardando Carlo, all’epoca delfino effettivo del Regno.

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