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Governo Meloni contro l’utero in affitto: “è una pratica turpe”

“Il problema è uno solo. La maternità surrogata, che preferisco chiamare utero in affitto perché è più chiaro che c’è una compravendita della genitorialità, un vero e proprio mercato. I bambini di coppie di uomini omosessuali nascono con l’utero in affitto. La questione è se vogliamo legittimarlo oppure no”.

Così Eugenia Roccella, la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, al Corriere della Sera.

“Non è un problema di omosessuali o eterosessuali – ha aggiunto la ministra – è molto sbagliato pensare che chi è contro questo mercato voglia colpire gli omosessuali, vorrei che non si confondessero proprio le due cose: l’utero in affitto e l’orientamento sessuale, le scelte sessuali delle persone. È la pratica dell’utero in affitto che va combattuto anche a livello internazionale”.

Roccella ha proseguito: “Non mi sembra che ci sia una discriminazione nei confronti di questi bambini”, i figli delle famiglie arcobaleno, “soprattutto dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulle cosiddette adozioni in casi particolari con cui si inserisce completamente il bambino nel nucleo familiare”.

“I giudici hanno il compito di verificare che il rapporto con l’altro genitore non biologico ci sia davvero e sia continuativo. Questo una legge che attiva un procedimento automatico non lo può fare. Ma poi stiamo parlando sempre dello stesso problema”, ha affermato la ministra.

La proposta di legge

Fratelli d’Italia ha presentato in Senato, primi firmatari Lucio Malan e Isabella Rauti, una proposta di legge che persegue il reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadini italiani: “Su questo tema noi abbiamo le idee chiare: l’utero in affitto è una pratica turpe. Vorremmo sapere se anche il PD di Elly Schlein, che quando era europarlamentare ha votato contro un emendamento finalizzato a punire la maternità surrogata, condanna lo sfruttamento del corpo femminile, facendo leva sullo stato d’indigenza di giovani donne, per soddisfare ricchi committenti”. Così il senatore Giovanni Berrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia.

Foto da DepositPhotos.