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Raro caso di carcinoma endometriale, 59enne operata con successo

Rarissimo caso di carcinoma endometriale metastatico al cervello operato con successo al Policlinico di Bari: il tumore all’endometrio aveva provocato, a sua volta, l’insorgenza di tumore cerebrale in una donna di 59 anni.

I tumori sono stati rimossi con un unico intervento multidisciplinare durato 8 ore al Policlinico di Bari che ha coinvolto le equipe ginecologica e neurochirurgica.

“La donna era arrivata al pronto soccorso del Policlinico a seguito di importanti disturbi dell’attenzione e del linguaggio manifestatisi da circa una settimana prima e peggiorati nel corso dei giorni”, ha spiegato il Policlinico del capoluogo pugliese.

E ancora: “Ricoverata presso l’unità operativa complessa di Neurologia universitaria Amaducci e sottoposta a una serie di accertamenti, le era stato diagnosticato un tumore cerebrale, verosimilmente secondario, nell’emisfero sinistro. Era stata quindi sottoposta a consulenza ginecologica per il sospetto di una neoplasia primitiva dell’utero come poi confermato con l’esame istologico di biopsie eseguite nel corso di esame endoscopico. Quindi la diagnosi finale: carcinoma endometriale con metastasi singola cerebrale”.

“La paziente ha avuto un decorso postoperatorio ottimale e una dimissione protetta presso un istituto di riabilitazione dopo 12 giorni di ricovero sotto osservazione”, ha spiegato il Raro caso di carcinoma endomestriale, 59enne operata con successoPoliclinico.

“Il caso è particolarmente interessante per l’estrema rarità di un carcinoma endometriale metastatico al cervello, un caso abbastanza raro, se non unico, e per il fatto che il quadro clinico sia comparso in una paziente estremamente fragile affetta da sclerosi multipla sulla quale è stato effettuato un intervento chirurgico complesso, multidisciplinare, di alta specializzazione – ha spiegato Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di Ginecologia e ostetricia del Policlinico di Bari – Abbiamo scelto di affrontare entrambe le malattie in contemporanea in un’unica seduta operatoria per evitare due distinti interventi chirurgici date le condizioni cliniche fragili della paziente”.

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