Parchi e giardini a Parigi: l’anima green della città dell’amore

di francesca


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Non solo Lussemburgo. Parigi non sarà Londra quanto a parchi e giardini, ma ha comunque qualcosa da dire sull’argomento, soprattutto nelle calde giornate estive. Senza nulla togliere al bellissimo Jardin de Luxembourg, se vuoi un po’ di verde nella Vile Lumiere puoi scegliere tra diversi angoli fioriti.

Per esempio il Parc George Brassens, che prima di diventare tale era nientemeno che un mattatoio. Ma niente paura: della sua prima destinazione non ci sono più trace e ora l’unico colore che vedi intorno a te è il verde delle piante. La domenica ci si viene per curiosare tra i vecchi libri usati in vendita nel mercatino, gli altri giorni per passeggiare ascoltando nell’iPod le melodie dello chansonnier da cui il parco prende il nome. 

Sempre per restare nel mood romantico niente di meglio del Musee de la Vie Romantique che ha un piccolo parco fiorito e, ca va sans dir, romantico.

Per una vista incomparabile della cattedrale di Notre Dame vai alla piazza Rene-Viviani, a due passi dalla chiesa; qui c’è l’albero più antico della città, una acacia importata dall’America nel 1601.

Un pezzo di Dolomiti nel cuore di Parigi? Dirigiti al Jardin Alpin, che fa parte del Jardin des Plantes () ma ospita oltre 2000 specie di piante di montagna. Zaino e piccone non sono obbligatori, l’animo romantico e comtemplativo, sì.


Daniela de Rosa
, giornalista professionista, vive a Londra. Ha lavorato per Il Giornale di Montanelli, D la Repubblica delle Donne, Anna, Elle, Donna Moderna, Il Diario, Dove, Carnet, Airone, Belleuropa. Ha scritto e condotto trasmissioni radiofoniche su Rai RadioDue. Nel 2000 ha ideato e tuttora dirige www.permesola.com. Ha pubblicato Venezia Women-friendly, la prima di una serie di guide di viaggio pensate per un pubblico femminile.

 

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