Gigi Buffon compie 40 anni: storia, futuro e lacrime di un campione

di cinziaR


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Il super-portiere Gigi Buffon ha compiuto 40 anni, notizia questa che, come solo nel caso di pochissimi uomini noti può accadere, ha creato un interesse mediatico da paura!

Il perchè è semplice: Buffon, a 40 anni suonati, forse, lascerà il calcio…E questo è un bel problema! O forse, come dice lui stesso, non lo è poi tanto…

Parate storiche indimenticabili a parte, c’è qualcosa che riguarda Gigi Buffon e che esula, se così possiamo dire, dal calcio stesso, ma che lo rende ancora più amato e famoso, ed è la sua umanità.

Infatti Gigi Buffon è stimato come persona e come uomo al pari di grandi uomini che hanno lasciato il segno, non solo con le mani e con i piedi, ma anche con il cuore.

Un po’ come succede da anni per calciatori al pari di Roberto Baggio, oggi tra le altre cose ambasciatore FAO, buddista e attivista per la pace nel mondo, anche Buffon è famoso tanto per la sua vita esemplare quanto per le sue parate spettacolari.

Ma, precisamente, che cosa lo rende così amabile, al punto che ieri, 28 gennaio 2018, in occasione del suo 40mo compleanno, l’intero Paese, Presidente Napolitano compreso, la TV nazionale e il calcio internazionale gli hanno dedicato tanta attenzione con premi, trasmissioni e onori?

Ebbene, lui probabilmente piace perchè, un po’ come ha detto Marcello Lippi in una telefonata di auguri andata in diretta su “Che tempo che fa“, Gigi Buffon è focoso (“è carico a pallettoni”, testuali parole) come un ragazzino e saggio come un anziano.

Le sue risposte pacate, la sua indole “zen”, il suo cuore -a suo dire- felice quanto quello di un uomo che ha fatto fin qui “la migliore delle vite possibili”, arriva a tutti, tifosi e non, juventini e non, Svedesi e non… data l’ultima squalifica della Nazionale Italiana dai Mondiali di calcio 2018 proprio per mano della Nazionale svedese.

Ed è proprio dall’eliminazione della Nazionale di calcio italiana dai Mondiali 2018 che resteranno per sempre note le lacrime di Buffon.

Buffon che ha pianto non solo per la delusione e la sconfitta, ma anche perchè “era così importante esserci”. Buffon che non ha sbagliato un rigore (come in altri casi calcistici storici), ma che è come se lo avesse fatto; Buffon che ha fatto le sue considerazioni e sa che, sì, in fondo, il calcio è solo uno sport, un gioco, ma che -come aveva capito persino Nelson Mandela- nasconde, dietro una sconfitta, tanto altro.

Ma questa è solo un’ipotesi! Intanto, invece, ripercorriamo la storia calcistica di Gigi Buffon in “poche” tappe.

Gianluigi Buffon, detto Gigi, classe 1978, è un calciatore italiano e portiere della Juventus, della quale è capitano.

Considerato tra i più forti portieri di tutti i tempi, è stato spesso definito il migliore nella storia del calcio.

Con i club ha vinto 8 campionati di Serie A – record per un portiere –, 1 di Serie B, 6 Supercoppe italiane, 4 Coppe Italia e una Coppa UEFA.

Con la Nazionale italiana, di cui detiene il record di presenze (175), è stato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012, partecipando a cinque Mondiali – primato condiviso con Antonio Carbajal e Lothar Matthäus –, quattro Europei e due Confederations Cup. Prima di entrare nel giro della nazionale maggiore ha vinto un Europeo di categoria con l’Under-21 nel 1996, e nello stesso anno ha preso parte ai Giochi olimpici.

Detiene il record di imbattibilità nella Serie A a girone unico, avendo mantenuto la sua porta inviolata per 974 minuti nella stagione 2015-2016.

Con oltre 600 presenze nel massimo campionato italiano, è il portiere con più apparizioni nella storia della Serie A, nonché il secondo giocatore in assoluto dietro Paolo Maldini; insieme allo stesso Maldini, è inoltre uno dei due calciatori italiani ad aver superato le 1000 presenze in carriera.

Nel 2006 è stato premiato dalla FIFA come miglior portiere del Mondiale e si è classificato secondo nella classifica del Pallone d’oro, dopo il connazionale Fabio Cannavaro.

Nel 2004, Buffon è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione.

Nel 2016, a Montecarlo, è stato premiato con il Golden Foot, diventando il primo portiere nella storia a ricevere tale riconoscimento.

Che cosa farà uno come Buffon in futuro?

Ecco ciò che ha detto lui stesso ieri sera a Che tempo che fa, riguardo al suo abbandono del calcio: “Che cosa farò col calcio è l’ultimo dei problemi. Incontrerò Andrea Agnelli presto e voglio soltanto che sia fatta la scelta migliore. Il presidente mi vuole molto bene, faremo la scelta più congrua alla mia età e al mio ruolo futuro”.

Quindi ancora nessuna certezza su Gigi Buffon e il suo futuro, tranne una, naturalmente: un campione rimane campione per sempre, qualunque cosa faccia da ora in poi.

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