Come evitare di sviluppare il cancro al collo dell’utero?

di Redazione


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In occasione della Settimana europea per la prevenzione del cancro del collo dell’utero (o della cervice uterina), la Società francese di colposcopia e patologia cervico-vaginale (SFCPCV) ha ricordato alcuni elementi chiave della prevenzione di questa patologia.

1 – Diagnosi delle lesioni precancerose

Un test di screening per il cancro cervicale deve essere effettuato in tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 65 anni. “Lo scopo è diagnosticare lesioni precancerose per poterle curare e quindi per prevenire la comparsa del cancro della cervice. Queste lesioni non sono visibili all’esame ginecologico e sono asintomatiche (nessun dolore né altra manifestazione)”, hanno specificato gli esperti.

2 – Test HPV

Lo screening del cancro cervicale è oggi più efficace. Nelle donne sopra i 30 anni, si basa sul test HPV: “Consente di rilevare meglio e di allungare l’intervallo di tempo tra due test, ora effettuati ogni 5 anni nelle donne HPV negative tra i 30 e i 65 anni”.

3 – Vaccinazione

“La vaccinazione anti-HPV è estremamente efficace”, dicono gli esperti. È consigliato a tutte le ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, con possibilità di recupero fino alla fine del 19° anno. Consente di prevenire la comparsa di una lesione precancerosa e di cancro della cervice con un’efficacia tanto maggiore quanto più precoce è la vaccinazione.

Sintomi del cancro del collo dell’utero

Il ancro della cervice, almeno nelle fasi iniziali, è spesso asintomartico. Quali sono i campanelli d’allarme da attenzionare. Se si manifestano, si consiglia di effettuare un controllo ginecologico, anche per escludere altre patologie:

  • Sanguinamenti vaginali anomali (al di fuori del ciclo mestruale);
  • Perdite vaginali non usuali (per colore e consistenza);
  • Dolore pelvico;
  • Dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali.

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