Eurovision 2024, top e flop: dall’esorcismo irlandese alla distrazione della Maionchi

di Manuela Zanni


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Come in ogni show che si rispetti, soprattutto uno atteso come l’Eurovision Song Contest 2024, la cui prima semifinale è andata in onda lo scorso 7 maggio in diretta dalla Malmö Arena in Svezia, non sono mancati i momenti migliori, e quelli da dimenticare. Scopriamo, di seguito, i top e flop della prima serata della kermesse musicale europea 2024: le pagelle.

Il “circo” in scena sul palco dell’Eurovision

Non c’è davvero limite alla varietà di stili proposti sul palco dell’ Eurovision Song Contest  che, anche quest’anno, propone un’ incredibile miscellanea di stili, performance, gusti e visioni del mondo e dell’arte che spiegano (in parte ) perché continuino ad esistere incomprensioni tra i popoli che degenerano in guerre. A parte gli scherzi, (non che si intenda scherzare sulla gravità delle guerre ovviamente) questa attesa kermesse musicale si conferma una grande festa  in cui riescono a convivere (pacificamente) usi e costumi agli antipodi tra loro.

Lo show in diretta della Malmö Arena

 Così la Malmö Arena è stata teatro di uno show variopinto in occasione del quale 15 paesi si sono sfidati in questa prima semifinale andata in onda in Italia su Rai Uno e Rai Play con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi  lo scorso martedì 7 maggio, per accedere alla Gran Finale in programma sabato 11 maggio dove sono già qualificati di diritto i cinque paesi detti “Big Five”, ovvero Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, più il paese ospitante che quest’anno è la Svezia.

I top e flop della prima semifinale

Scopriamo, di seguito, quali sono state ( secondo noi) le cose migliori e quelle che hanno convinto meno di questa prima serata di Eurovision 2024 con le nostre pagelle.


Il tanto atteso Baby Lasagna, rappresentante della Croazia è uno dei favoriti per la vittoria finale, canta Rim tim tagi dim, la storia di un ragazzo di campagna che va in città: Il suo sound a metà strada tra metal, punk e Bregovic, anche se con le sembianze di Achille Lauro, riesce a scatenare tutta l’arena confermandosi un pericoloso rivale per la nostra beniamina Angelina. Voto: 7

Dalla Finlandia i Windows95man con il loro brano No rules regalano una performance ultra trash. Uno dei due si agita sul palco coperto solo da un perizoma color carne rifiutandosi di infilarsi un paio di pantaloni e mimando la sua rivolta contro la censura: un bizzarro ed esilarante inno alla libertà. Si, ma la musica è un’altra cosa. Voto: 5

Silia Kapsis, la giovanissima cantante cipriota, di soli 17 anni con la sua canzone Liar apre Eurovision song contest 2024 con grande energia e presenza scenica, un po’ Shakira un po’ Britney Spears dei tempi d’oro, fa ballare l’Arena. Piace e convince. Occhio Angelina! Voto: 8

Tali, l’artista che rappresenta Lussemburgo canta un brano arrangiato da Dardust, il talentuoso produttore italiano che ha curato anche il brano di Angelina e decine di canzoni di successo per grandi nomi della musica e il suo tocco non passa inosservato. Un mood assolutamente orecchiabil e piacevolissimo da ascoltare. Da non sottovalutare.  Voto: 8

Non male Iolanda, la rappresentante del Portogallo, più apprezzata per la sua voce e della sua presenza scenica che per il suo brano che non convince in pieno. In ogni caso merita la piena sufficienza: Voto: 6,5 

Fuori dalla gara merita menzione Benjamin Ingrosso, una via di mezzo tra Jhonny Deep in Pirata dei Caraibi e Diodato, è la star di casa che chiude la serata e scatena l’ arena e pure il pubblico italiano. Piacevole e curiosa scoperta di questo artista dalla perfomance più che sufficiente. Voto: 7, 5

I Flop

La “grande assente” della serata è, nonostante fosse presente, Mara Maionchi,. Forse perché ancora abbattuta dalla querelle con Tiziano Ferro che aveva fatto paventare l’ipotesi di una sua esclusione dalla co-conduzione di Eurovision 2024 da parte del Codacons o, più semplicemente, l’età che avanza, certo è che la produttrice discografica, in collegamento da Roma, è apparsa distratta con commenti sono banali, sbrigativi e ultrasintetici e, in sostanza, assolutamente superflui rispetto alla verve sfoderata da Gabriele Corsi. Confidiamo in un maggiore entusiasmo nelle serate di giovedì e sabato, quando si troverà a commentare anche Angelina Mango. Voto: 4.

Bambie Tugh dall’Irlanda con la sua Doomsday blue avrebbe potuto inventarsi qualsiasi cosa piuttosto che una performance banale quanto di pessimo gusto durante la quale evoca un esorcismo a metà strada con Harry Potter. Una brutta copia di Maleficent che non riesce a nascondere l’inconsistenza di un brano che non accende l’entusiasmo neanche con le fiamme finali. Inspiegabilmente in finale. Voto: 0

 Dopo il diavolo irlandese arriva l’acquasanta lituana di Alyona Alyona e Jerry Hell ma cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Le due artiste lituane si cimentano in una canzone a metà strada tra inno gospel e il rap. Nulla di memorabile ma almeno non si evidenzia pessimo gusto. Voto: 4.

Dall’Islanda, paese che ha dato i natali alla vera Bjork, artista geniale ed eclettica, venti anni dopo arriva questa Hera Bjork, che canta in inglese la sua Scare of Hights, un brano ultra pop melodico con un look alla Jennifer Lopez della porta accanto. Sembra davvero incredibile che dallo stesso paese arrivino due artiste così diametralmente opposte. Voto: 3. 

I primi 10 finalisti

Alla fine della serata, i 10 paesi qualificati per la finale sono stati: Serbia, Croazia, Lituania, Finlandia, Cipro, Lussemburgo, Portogallo, Irlanda, Slovenia e Ucraina.

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