Coriandolo, proprietà benefiche e usi in cucina

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Proprietà del coriandolo

I frutti ben maturi dal colore giallastro del coriandolo sono utilizzati come rimedi naturali perchè  ricchi di olio essenziale a base di linalolo, alcoli, aldeidi e terpeni, ma anche di flavonoidi e steroli. Queste componenti hanno un potere antispasmodico, utile per controllare i movimenti involontari della muscolatura dell’intestino, e possiedono delle qualità che favoriscono la digestione e aiutano le problematiche connesse allo stomaco. Per questo motivo, sin dai tempi antichi, il coriandolo è stato impiegato come aiuto per il riequilibrio delle funzioni dell’apparato digerente: dal semplice gonfiore intestinale alla cattiva digestione. Inoltre è un buon rimedio naturale contro coliche addominali, difficoltà digestive e gonfiore, ma sopratutto può aiutare la gestione dei disturbi associati alla diarrea nervosa o alla sindrome del colon irritabile.
Il frutto del coriandolo, soprattutto in tisana e infusione, presenta anche un forte potere contro le micosi e le infezioni batteriche, soprattutto a livello dell’apparato urinario. Grazie alle sue peculiarità energizzanti ed eccitanti attenua il senso di fatica e può combattere anche disturbi psicologici o legati al sistema nervoso, come senso di stanchezza e depressione.

Uso in cucina

Il coriandolo, con il suo sapore delicato, può essere aggiunto in molti piatti senza coprire il gusto delle pietanze. Questa spezia si presta molto bene a insaporire zuppe e minestre, legumi, carne, pesce e verdure, in particolar modo cavoli e crauti. Inoltre lo troviamo tra gli ingredienti del curry e del garam masala, la miscela di spezie indiana. In cucina si utilizzano normalmente sia le foglie, dal sapore molto intenso che i frutti. Questi ultimi, spesso chiamati impropriamente semi del coriandolo, sono invece gli unici utilizzati agli scopi di cura.