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Test sul sangue materno: perché e a cosa serve
In Italia questi test non sono ancora molto diffusi, ma i test sul Dna del feto sono molti importanti al fine di individuare eventuali patologie genetiche attraverso le analisi del sangue della madre. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui test sul sangue materno, cosa sono e a cosa servono esattamente.
Non sono esami diagnostici, ma analisi di screening che si effettuano sul campione di sangue della mamma per separare i frammenti liberi di Dna placentare da quello materno, che isolato potrà essere analizzato per verificarne l’eventuale presenza di alterazioni cromosomiche. In particolare gli esperti studiano le variazioni del cromosoma 21, correlate alla sindrome di Down, del cromosoma 18 e del cromosoma 13, per la sindrome di Eswards e di Patau. Tutti i test sul sangue materno vanno effettuati dopo la decima settimana e preferibilmente nel corso dell’undicesima, ai fini di una diagnosi precoce.
A cosa servono i test sul sangue materno
In pratica, questo esame innovativo e meno invasivo rispetto all’amniocentesi e alla villocentesi, è utile per accettare lo stato di salute del feto, individuando eventuali anomalie malformazioni e alterazioni cromosomiche, con un grado di attendibilità molto elevato, del 98-99% per la Sindrome di Down, ma con una percentuale più bassa perle altre malattie. Al contrario degli analisi tradizionali che garantiscono il controllo su migliaia di malformazioni genetiche e con un livello di attendibilità del 100%, gli esami sul test materno sono comunque indicati alle giovani future mamme che non hanno grandi necessità di sottoporsi a test così invasivi come la villocentesi, ma l’eventualità di falsi negativi e positivi in questi casi è frequente. Volete saperne di più o avete qualche dubbio? Chiedete maggiori delucidazioni al vostro ginecologo.
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