Bambini, 5 giochi per imparare a parlare

di Elisa Malizia


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Ogni bambino ha i suoi tempi per imparare a parlare e le stimolazioni dei genitori e dei parenti sono fondamentali per aiutarlo a sviluppare il linguaggio. Anche il gioco può diventare un momento di apprendimenti per i piccoli: sollecitarlo mentre è divertito e coinvolto è senza dubbio un’ottima idea, dunque cerchiamo di capire quali sono i giochi più adatti per insegnare ai bambini a parlare.

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Imparare a parlare: giochi per bambini

Imparare le filastrocche

Le filastrocche, con le rime e il suono cantilenante, vengono apprese facilmente dai bambini, che imparano a ripeterle. Largo dunque alle filastrocche e alle poesiole facili, che restano impresse e ampliano il linguaggio base, magari con un sottofondo musicale allegro che lo faccia divertire.

Indicare gli oggetti mentre vengono usati

La prima regola raccomandata dai pedagogisti è quella di evitare il “bambinese”: cane si chiama cane, non “bau”! È il bambino che deve accrescere il suo linguaggio, non l’adulto che deve “perdere” la sua capacità espressiva. Dunque qualsiasi attività stiate svolgendo in presenza del bambino, indicate gli oggetti che state usando col loro nome corretto. Se state cucinando, indicate al bambino la pentola, il cucchiaio, la forchetta, il piatto eccetera. Lui si sentirà partecipe e presterà attenzione alla vostra voce, imparando al contempo il nome di oggetti base.

Parlare allo specchio

Potete mettervi davanti ad un grande specchio e pronunciare parole di uso comune, come “mamma”, “papà”, “nonna” e così via, fino a quelle più ostiche e che possono rivelare delle piccole devianze di pronuncia, come capita con alcune consonanti. Il bambino noterà il vostro modo di atteggiare la bocca e tenterà di ripeterlo, divertendosi a guardarvi.

Leggete ad alta voce

Scegliete libri che abbiano attinenza con cose reali, con il mondo semplice che lo circonda, e leggete ad alta voce per il bimbo. Il suono della vostra voce, la semplicità dei termini e dei temi lo aiuteranno a comprendere cosa dite e a replicarlo. È bene dedicare quotidianamente un’oretta a questa attività.

Il cestino magico

Mettete in un cestino vari oggetti della stessa categoria (cucina, animaletti, eccetera) e nominateli, mostrandoli al bambino. Poi fate ripetere il suono che avete emesso. Una variante, dopo qualche giorno, prevede di farvi indicare dal bambino l’oggetto che voi state nominando, ad esempio “qual è il coniglio nel cestino?”. Questo semplice esercizio lo aiuterà anche nell’identificazione del reale.

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