9 verdure esotiche da provare che forse non conoscevi

di Claudia Scorza


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Sono tantissime e coloratissime: le verdure esotiche, un mondo da scoprire! Mango, manioca e curcuma forse sono nomi per qualcuno abbastanza familiari, ma vale lo stesso anche per okra, olluco e rocoto? Scopriamo 9 verdure esotiche da provare, adatte per ricette fusion capaci di celebrare l’incontro di mondi lontani e culture differenti tra loro, ma perfettamente riunite sulle nostre tavole. Oltre ad essere belle da vedere, sono anche ottime da mangiare, ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo e con una storia curiosa che parla di terre geograficamente lontane, forse, però, più vicine di quanto si possa pensare.
Siete pronte per un viaggio culinario tra i sapori esotici?

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1. Mango

Forse tra i più noti, il mango inizia ormai ad essere consumato anche nel nostro paese per ricette dolci e salate. Allo sguardo si presenta giallo scuro, arancione o rossastro con una buccia abbastanza lucida e con un seme centrale all’interno. Il mango è originario dell’Asia meridionale ma si è ormai diffuso in molte altre zone del mondo, come Cina, Africa, Spagna, California, America Centrale e Sud-America. Solitamente si mangia maturo ed è caratterizzato da un sapore dolce, anche se viene impiegato acerbo e cotto per la preparazione di una particolare salsa vegetale, la Chutney. Il mango è ricco di antiossidanti e sembra un ottimo alleato nella prevenzione di alcune forme tumorali e dell’ipercolesterolemia.

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2. Olluco

L’olluco è una verdura coltivata soprattutto come tubero in America Latina dove è conosciuta anche come papa lisa – patata liscia – proprio per la sua forte somiglianza con le patate che tutti noi conosciamo. L’olluco è un ingrediente molto diffuso nella cucina peruviana, una delle più variegate e ricche di ricette tradizionali, quasi al pari di quella italiana, francese, cinese e indiana per numero di piatti tipici. Ricco di carboidrati, proteine, calcio e vitamine, l’olluco possiede anche grandi proprietà cicatrizzanti. In cucina viene utilizzato cotto, meglio se stufato e come ingrediente per zuppe di verdure.
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3. Manioca

La manioca, conosciuta anche come tapioca o cassavà, è un tubero con l’esterno marrone scuro e la polpa interna chiara. È originario dell’America Centro-Meridionale e fu, anticamente, introdotto dai portoghesi in Africa dove oggi è coltivato in abbondanza. La manioca è molto simile alla patata e, per questo, viene consumata fritta, lessata e come purè. Ricchissima di amido, è priva di glutine e ha un elevato apporto calorico essendo ricca di carboidrati, calcio e fosforo.

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4. Pitaya

Coloratissima all’esterno e black&white all’interno, la pitaya è una verdura esotica davvero sorprendente. Con una scorza gialla o rossa, molto simile ad un fico d’india, la pitaya è perfetta per un dessert esotico che mette in confusione gli ospiti. Il suo interno, infatti, assomiglia alla stracciatella, grazie al bianco della polpa e ai semini neri che la distinguono, mentre il sapore è molto delicato, simile a quello della pera, ma meno dolce e con una consistenza più morbida e acquosa. Conosciuta anche come dragon fruit, la pitaya è ricca di vitamine C ed E, calcio, fosforo, sali minerali, fibre e probiotici.

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5. Rocoto

Visivamente simile ad una mela, un pomodoro e un peperone rosso, il rocoto è una specialità piccante che arriva dal Perù e dalla Bolivia. Rispetto ad altre qualità di peperoncini i suo semi sono scuri, tra il marrone intenso e il nero, ed è decisamente piccante, molto saporito e con delle note di agrume. Viene impiegato di solito per salse piccanti o servito ripieno, spesso di carne trita di manzo o maiale e formaggio, così da stemperarne la piccantezza. Molto ricco di vitamine e antiossidanti, possiede anche la capacità di bruciare i grassi.

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6. Okra

L’okra o gombo, tipica del Medioriente e del Corno d’Africa, ma coltivata anche in Sud America, Albania, Grecia e Turchia, è esteticamente molto simile ad un peperoncino verde, ma ha un sapore fresco di germoglio che ricorda vagamente gli asparagi. Da mangiare fritta, in pastella, in umido, gratinata al forno o saltata in padella, risulta un ottimo prodotto che si presta a moltissime preparazioni. L’okra ha un basso contenuto calorico e contiene molte vitamine, tra cui A e C, ma anche tiamina, acido folico, calcio, zinco e fibre.

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7. Curcuma

Perfetta per dare colore e insaporire i vostri piatti, la curcuma è una pianta spontanea dell’Asia tropicale che viene spesso chiamata “zafferano delle Indie” grazie al suo colore giallo intenso, molto simile a quello dello zafferano. In grado, tra le altre cose, di regolarizzare la circolazione sanguigna, favorire la digestione e lenire disturbi dell’intestino, la curcuma è famosa per le sue grandi proprietà benefiche, prevenzione delle forme tumorali compresa. Provala in una vellutata, nel risotto o per insaporire un piatto a base di carne, guadagnerai in gusto e salute!

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8. Zucca hokkaido

Conosciuta anche con il nome di potimarron, la zucca hokkaido è una specie di zucca di grande qualità, anticamente molto diffusa in Giappone. Ha un aspetto simile ad una zucca tradizionale con la polpa di colore arancione molto intenso, gustosa e con un sapore dolce e carico che assomiglia a quello di una purea di castagne. Una particolarità che la distingue dalle altre zucche è quella di poter consumarne anche la scorza, che risulta tenera e da cuocere come la polpa. Perchè non provarla in questi giorni per un Halloween esotico alternativo?

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9. Ajì amarillo

Peperoncino dal gusto delicato e adatto a molti palati, l’ajì amarillo è tipico delle zone andine, come Bolivia e Perù, dove è un alimento centrale nelle ricette tipiche, in particolare per la preparazione del ceviche, piatto nazionale peruviano. Giallo ma con tonalità che possono variare dall’arancio al rosso, la qualità di peperoncino ajì amarilllo ha forma variabile e risulta, quindi, perfetto per essere utilizzato anche a scopo ornamentale.
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