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Striscia La Notizia, Ricci: “Noi facciamo servizio pubblico, la RAI istiga alla ludopatia”
Striscia la Notizia raggiunge il traguardo dei 37 anni e tornerà in onda il 23 settembre alle 20:35 su Canale 5 con tante novità. La conduzione sarà affidata all’inedita coppia formata da Michelle Hunziker e Nino Frassica, che aveva già partecipato in passato. Il programma vedrà anche l’arrivo di nuovi personaggi come il giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, Fabio Caressa e sua figlia Eleonora, che porteranno la rubrica “Gli Oscar dei Caressas”. Nel cast si aggiungono anche il comico Antonio Ornano nei panni di “Socialman”, Roberto Da Crema con “Robe dell’altro mondo” e il creator digitale Il grande flagello. La trasmissione riceverà contenuti anche dal sito Dagospia.
La conferenza stampa di Antonio Ricci
Durante la conferenza stampa, Antonio Ricci ha presentato la nuova edizione, dichiarando: “La buona televisione si può fare e noi ci proviamo. Siamo alla 37ª edizione, sono davvero tante, ma continuiamo a stare sul pezzo e a mantenerci giovani”. Tra le novità, Ricci ha sottolineato l’importanza di sfruttare sempre di più l’intelligenza artificiale e ha annunciato nuove rubriche, come “Socialman”, “Gli Oscar dei Caressas” e “Robe dell’altro mondo”. L’imitatore Dario Ballantini impersonerà il generale Vannacci, personaggio che, secondo Ricci, “per molti fa già ridere per conto suo”.
La complottenza: tema centrale della nuova edizione
Il sottotitolo della nuova stagione di Striscia, “la voce della complottenza”, riflette l’attuale clima di sfiducia e sospetto. “Complottenza è un neologismo che indica la cifra del momento: ormai tutto con la morte della verità viene letto come un complotto e il vero non incuriosisce più”, ha spiegato Antonio Ricci. Il tema si ricollega anche ai recenti eventi riguardanti Andrea Giambruno, compagno di Giorgia Meloni, e alcuni fuori onda che sono stati interpretati come “avvertimenti mafiosi”. Ricci ha respinto queste accuse: “Non ho scritto io quelle cose, non l’ho messo io a condurre”.
L’esperimento dell’anno scorso e il futuro di Striscia
Ricci ha parlato anche dell’annata sperimentale dell’anno scorso, in cui la trasmissione si è accorciata di circa 20 minuti. “Noi ci siamo tenuti corti, finendo spesso alle 21.20, mentre la Rai si è allungata”, ha detto. Ha sottolineato che il successo di Amadeus su Rai1 è stato notevole, ma Striscia ha comunque mantenuto il suo pubblico. “Facciamo servizio pubblico, mentre la Rai istiga alla ludopatia”, ha aggiunto Ricci, riferendosi ai game show preserali della rete pubblica.
Amadeus e la sfida del mercato televisivo
Il passaggio di Amadeus al canale Nove potrebbe cambiare gli equilibri del mercato televisivo. “Il mercato si è aperto”, ha detto Ricci, “ma Amadeus apre anche a nuovi stimoli. Striscia rimane unica per contenuti e non siamo preoccupati”. Tuttavia, Ricci ha riconosciuto che la vera sfida potrebbe essere tra Amadeus e Stefano De Martino. “Sarà interessante vedere chi riesce ad affezionare più pubblico. Dipende dai traini. Noi siamo incuriositi e lo guarderò”, ha concluso.