Spettacolo

Sanremo 2023, Rosa Chemical provoca con Fedez, trasgressione o cattivo gusto?

Rosa Chemical ha chiuso la sua performance finale sul palco dell’Ariston con un’altra provocazione, con la complicità di Fedez che lo aveva difeso nel suo freestyle sulla Costa Smeralda, scatenando una feroce polemica politica con Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni.

I due ci sono andati pesante. Durante ‘Made in Italy’, infatti, Rosa Chemical e Fedez hanno simulato un atto sessuale, con il primo sulle ginocchia del secondo, seduto in prima fila. E, poi, un bacio appassionato sul palco, anche troppo. Con Rosa Chemical che ha detto: “Mi è scappato, mi è venuto all’improvviso”. Con tanto di sgomento sul palco di Chiara Ferragni. La sensazione, però, è che l’episodio sia stato preparato.

Fiorello, in diretta su Instagram con Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Ferragni, ha commentato così: “Vi siete guadagnati la prima pagina sull’Avvenire. Sarebbe stato stupendo se Rosa Chemical avesse fatto quella cosa là con gli artigiani della qualità. Si è vista pure la lingua. Dov’è Coletta? Fatemelo vedere per l’ultima volta. Dopo a un certo punto c’è stato Achille Lauro, che al confronto sembrava Cristina D’Avena. E i Cugini di Campagna? Il bar di Guerre Stellari. È un Festival stupendo, domani i dirigenti Rai andranno tutti a casa, ma è stupendo”.

Rosa Chemical, comunque, si è piazzato all’ottavo posto in classifica generale, segno che il suo brano ha fatto centro.

Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!

Il commento del direttore di DonnaClick

“Da sempre sono convinto che un artista abbia il diritto di trasgredire. E Rosa Chemical lo ha fatto col suo brano a Sanremo 2023, piaccia o non piaccia. Giusto così e non avevo apprezzato quell’intervento preventivo alla Camera dei Deputati di una deputata di FdI.

Però, la simulazione dell’atto sessuale con Fedez poteva/doveva essere evitata. Perché è facile passare dalla trasgressione al cattivo gusto, dalla ragione al torto.Un conto è manifestare la propria visione del mondo (diritto sacrosanto di chiunque, da difendere a spada tratta sempre anche se non siamo d’accordo sul messaggio: questa è la bellezza della cultura occidentale), un altro è mancare di rispetto al palco più importante e storico della musica italiana, com’è avvenuto ieri sera. Tra l’altro, scene come quelle fanno solo male (e tanto) a chi difende il diritto all’amore libero e senza confini di genere perché si ridicolizza la battaglia”, ha scritto Walter Giannò, direttore di DonnaClick, sui social media.

LEGGI ANCHE: Sanremo 2023, vince Marco Mengoni.