Sanremo 2023, Leo Gassman su Blanco: “Ha sbagliato, spero possa rimediare”

di Redazione


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Leo Gassman, con il brano Terzo cuore, ha conquistato la quinta posizione nella prima serata del Festival di Sanremo.

In conferenza stampa, il figlio di Alessandro e il nipote di Vittorio, ha affermato: “Alle prove avevo avuto un piccolo problema con l’ascolto, ma a Sanremo ci sono fonici pazzeschi e quindi poi è andata bene. Blanco? Ho visto quello che è successo, è stata una cosa sbagliata. Ha sbagliato. Sono amico di Riccardo, non è solito fare queste cose. Spero che abbia la possibilità di rimediare. Siamo ragazzi e a volte facciamo degli errori”.

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Il duetto con Edoardo Bennato

Leo Gassman, 24 anni, nella serata dei duetti canterà con Edoardo Bennato: “È un maestro. Uno dei ricordi più belli che ho della mia infanzia siamo io e i miei genitori che guardiamo a teatro lo spettacolo ‘Peter Pan’. È un amico, in questi giorni lo sento più di mia madre”.

Leo Gassman ha anche raccontato la ‘genesi’ del duetto: ” L’ho chiamato e gli ho detto ‘Edo, ti andrebbe di venire a Sanremo con me?’ e poi ho iniziato a cercare giustificazioni. Invece lui mi ha detto subito di sì. Poi ci siamo visti a Napoli per le prove e gli ho chiesto ‘Edo, perché hai scelto proprio me?’ e lui mi ha risposto che siamo simili, portiamo gli stessi valori sul palco e nella vita. Sul palco di Sanremo porteremo brani che parlano di pace”, cioè A cosa serve la guerra, L’isola che non c’è e Il rock di Capitan Uncino.

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“Mamma e papà sono orgogliosi”

Ai giornalisti Leo Gassman ha anche raccontto: “Ieri mi hanno scritto sia mamma sia papà guardando l’esibizione. Erano molto felici e orgogliosi di me. Immagino che qualunque genitore vedendo il figlio su quel palco lo sia. Poi li ho chiamati io e poi ho chiamato i miei migliori amici a Roma. Poi sono stato con i miei amici che sono venuti qui da Roma”.

E ancora: “Io sono il primo fan della mia famiglia, sono onoratissimo di farne parte, è un grande onore. Io ho scelto di fare un’altra cosa e ho scelto di farlo sempre con rispetto e con pazienza. È un percorso lungo, da quando avevo 7 anni. I miei sono stati molto bravi, sono stato fortunato perché io non sono la prima generazione, ma la seconda. Mi hanno sempre consigliato di vedere la musica come una passione non come un lavoro. Tutte le cose che faccio prima le faccio io e poi le scoprono i miei genitori. Anche quando Amadeus ha svelato i nomi del cast, per loro è stata una sorpresa. Mi hanno chiamato in lacrime”.

 

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