Le Iene: la storia dell’attivista iraniana Elaheh Tavakolian

di Romina Ferrante


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Anche stasera torna il consueto appuntamento con “Le Iene“, con una puntata ricca di inchieste e servizi. Nella puntata di oggi la giornalista Roberta Rei incontrerà Elaheh Tavakolian, la donna iraniana ferita ad un occhio durante una manifestazione di protesta e diventata uno dei simboli della lotta al regime.

Oggi l’attivista, dopo l’appello lanciato una settimana fa sempre nel programma “Le Iene”, è finalmente al sicuro in Italia.

Scopriamo insieme la sua storia.

Chi è Elaheh Tavakolian

Tutto è cominciato il 20 settembre 2022. La 34enne Elaheh Tavakolian si trova ad una manifestazione antigovernativa e viene colpita ad un occhio da un proiettile di gomma sparato dalla polizia iraniana. Si tratta di una delle più brutali repressioni, la stessa che porta alla morte di Mahsa Amini.

Da quel momento comincia per lei un lungo calvario, che la spinge a continuare la sua protesta, raccontando su Instagram come il governo iraniano stia prendendo di mira gli occhi dei manifestanti e condividendo post in cui copre il suo occhio ferito con un cuore bianco o un fiore.

La situazione diventa per lei sempre più rischiosa tanto da chiedere aiuto al nostro Paese. Incontra così l’inviata de “Le Iene” Roberta Rei che la raggiunge in Turchia, raccoglie il suo drammatico appello: “Vi prego ho molta paura. Qui potrebbero uccidermi” e le promette che arriverà presto in Italia.

Nel frattempo l’inviata lancia una raccolta fondi in collaborazione con l’associazione Soleterre, in favore della donna (ad oggi sono stati raccolti circa 14500 euro). L’obiettivo è quello di aiutarla a raggiungere il territorio italiano, dove potrà ricevere le cure adeguate per il suo occhio ferito e per la sua stessa vita in grave pericolo.

“Avrei potuto perdere l’occhio destro, e quindi un dono di bellezza a cui tenevo tantissimo, per un incidente. Sarebbe stata una privazione inutile, mentre questo sacrificio ha fatto sì che io diventassi la voce di moltissime persone del mio Paese che stanno perdendo tanto: la vita, la bellezza… e ha fatto sì che l’attenzione del mondo potesse concentrarsi sui tanti crimini compiuti in Iran. Parliamo di proiettili che dovrebbero essere usati contro gli animali e vengono usati per uccidere e accecare i figli dell’Iran” – ha spiegato l’attivista.

Nel servizio in onda questa sera la giornalista rivedrà ancora una volta la giovane donna iraniana, questa volta in Italia e all’incontro sarà presente anche Giulia Salemi, che sostiene le donne iraniane da quando sono cominciati i movimenti di protesta.

Mercoledì Elaleh sarà ricoverata presso l’Ospedale San Raffaele di Milano dove potrà iniziare le cure per il suo occhio.

 

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Come Elaleh, centinaia di iraniani hanno subito gravi ferite a causa d i proiettili e lacrimogeni usati dalle forze di sicurezza. Ad oggi, sarebbero almeno 580 i manifestanti che hanno perso uno o entrambi gli occhi solo a Teheran e nel Kurdistan.

Intanto in Iran si continua a scendere in strada e manifestare, intonando slogan e canti di dissenso, riempiendo i muri di scritte e graffiti e utilizzando sempre più spesso i social per organizzare manifestazioni, inviare comunicati e diffondere vere e proprie carte dei diritti.

Segno che il movimento femminista non arretra e che ogni giorno si alimenta di nuove forme di protesta.

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