Greta Thunberg dona 100mila euro al programma Covax

di Alice Marchese


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Greta Thunberg denuncia l’ineguaglianza della campagna vaccinale contro il Covid19. Ha iniziato questa battaglia quando ha deciso di non partecipare alla Conferenza 2021 delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in agenda a fine anno a Glasgow.

100mila euro al programma Covax

L’attivista svedese ha scelto di donare 100mila euro al programma Covax per l’accesso globale alle dosi contro il Covid-19.

“Circa una persona su quattro nei Paesi ad alto reddito hanno ricevuto il vaccino anti Covid. Soltanto uno su 500 nei Paesi poveri”. Ha scritto così Greta su Twitter.

“La comunità internazionale deve fare di più per affrontare la tragedia che è la disuguaglianza dei vaccini. Abbiamo i mezzi a nostra disposizione per correggere il grande squilibrio che esiste oggi nel mondo nella lotta contro il Covid-19. Proprio come con la crisi climatica, dobbiamo prima aiutare i più vulnerabili”.

Covax, ha aggiunto, “offre il percorso migliore per garantire una vera equità del vaccino e una via d’uscita dalla pandemia”.

Ha inoltre richiesto alla Fondazione che porta il suo nome di procedere al trasferimento di denaro che sosterrà l’acquisto di vaccini destinati alle popolazioni più vulnerabili e agli operatori sanitari in alcuni dei Paesi più poveri del mondo.

“Non parteciperò al Cop26 a Glasgow”

Inizialmente previsto a novembre 2020, il summit Cop 26 è slittato a causa della pandemia di Covid. Ora è in agenda dal 1 al 12 novembre a Glasgow in Scozia.

Secondo Greta, la pandemia rischia di avere un impatto troppo alto sulla capacità di partecipare di alcuni paesi. La 18enne svedese, volto del movimento Fridays for Future, punta il dito sulla diversa velocità con cui stanno procedendo le campagne vaccinali contro il Covid nel mondo.

Con gli Stati più ricchi non si impegnano seriamente in un piano di supporto per i svantaggiati. E sostiene che se non si colma questo gap è meglio rinviare l’incontro.

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