USA, diritto all’aborto: Amy Shumer e  Jennifer Lawrence favorevoli

di Manuela Zanni


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Nonostante stiano vivendo posizioni diametralmente opposte, Amy Schumer e  Jennifer Lawrence hanno partecipato sabato scorso al Rally for Abortion Justice, una manifestazione in favore del diritto all’aborto tenutasi in molte città degli Stati Uniti.

 

Rally for Abortion Justice

Le due donne dello spettacolo stautunitensi hanno manifestato a favore dell’aborto come ha scritto la stand-up comedian Amy Schumer commentando  il suo post Instagram con una scritta intima ed esemplare riferendosi all’amica  e collega immortalata insieme a lei , Jennifer Lawrence.

 

Il post su Instagram di Amy Schumer

 

 

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Un post condiviso da @amyschumer

 

La foto su Instagram della Schumer mostra, tra l’altro, il pancione della Lawrence per la prima volta in pubblico mentre lei, che  ha già avuto un figlio nel 2019,  il mese scorso ha subìto un intervento chirurgico che ha reso necessaria l’esportazione dell’utero e dell’appendice a causa dell’ endometriosi. 

Vite diverse, stesso pensiero sull’aborto

La trentunenne Jennifer è  in attesa del primo figlio con il marito Cooke Maroney. Amy, che nel maggio 2019 ha avuto un bambino dal marito Chris Fischer. La Lawrence  e la sua amica Amy oggi stanno vivendo capitoli molto diversi della loro vita: mentre  la prima aspetta un bebè, alla seconda è stato appena rimosso l’utero per risolvere una dolorosa endometriosi ma hanno voluto marciare insieme alla manifestazione in favore del diritto all’aborto che si è tenuta in diverse città americane.

Cosa è successo ad Amy Shumer

Il dottore ha trovato 30 macchie di endometriosi. Ha rimosso la mia appendice perché l’endometriosi l’aveva attaccata”, aveva rivelato la Schumer in passato.  Ciononostante la posizione di entrambe le amiche e colleghe  sull’aborto è la medesima come si legge dal cartello che la Schumer esibisce nella foto pubblicata su Instagram: “Io non ho l’utero e lei è incinta, ma siamo qui per manifestare a favore dell’aborto. L’aborto è essenziale”.

 

L’aborto negli Stati Uniti

Rally for Abortion Justice è manifestazione in favore del diritto all’aborto che si è tenuta in diverse città americane dal momento che quello dell’aborto rappresenta un tema centrale negli Stati Uniti, dopo che alcuni Stati nel corso di quest’anno hanno limitato moltissimo le possibilità di interruzione di gravidanza. Un argomento molto sentito, ovviamente, anche nel resto del mondo, basti ricordare che la pellicola vincitrice dell’ultima Mostra internazionale del cinema di Venezia, L’Événement, è proprio incentrato sull’aborto.

Aborto in Italia

L’aborto in Italia, consentito entro il 3° mese di gravidanza e gratuito. Anche le ragazze minorenni possono abortire tuttavia se non hanno il consenso dei genitori c’è bisogno dell’intervento del giudice tutelare.
Per chi sceglie di procedere nelle strutture pubbliche, l’aborto è gratuito (salvo il costo del ticket per le analisi e dei farmaci dopo l’intervento) mentre nelle cliniche private costa all’incirca 2.000 o 3.000 euro.
Questa pratica serve ad interrompere gravidanze indesiderate e il nostro Paese l’ha legalizzata nel 1978 con la legge 194, dopo anni di lotte femministe e battaglie dei radicali.
Oggi, abortire in maniera sicura entro il terzo mese di gravidanza è un diritto, e la legge non fa menzione del numero massimo di volte a cui una donna può ricorrervi.

Aborto e  obiezione di coscienza

Quando si parla di aborto non si può non menzionare anche l’obiezione di coscienza. Questa consiste nel rifiuto di eseguire le pratiche di aborto volontario per ragioni etiche, religiose o altri motivi personali. L’obiezione di coscienza è esclusa quando l’aborto è necessario a salvare la vita della donna incinta.

 

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