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Lino Banfi e la moglie positivi al Covid-19, come stanno?

Nei giorni scorsi, la signora Lucia, moglie di Lino Banfi,  avrebbe chiesto al marito di contattare Papa Francesco per domandargli di aiutarli a morire insieme: “Perché se muori prima tu, io non ce la faccio”. Bergoglio ha accolto con affetto le loro parole: “Io non ho questo potere, però pregherò per voi e voi pregate per me“, ha risposto il Santo Padre. L’attore si è raccontato in un’intervista su “Tv, Sorrisi e Canzoni”, evidenziando l’amore duraturo che lo lega alla sua dolce metà, Lucia Lagrasta. Proprio in questi giorni, purtroppo, la coppia ha contratto il Covid. “L’abbiamo aggirato per due anni, ora è arrivato”, ha dichiarato Banfi.

Come stanno Lino Banfi e la moglie?

Le condizioni di salute dei coniugi, 86 e 84 anni, sono buone. L’attore è alle prese solo con un po’ di tosse, la moglie sta bene: “Come stiamo? Per fortuna bene. Io, come può sentire mentre parliamo, ho un po’ di tosse, Lucia neanche quella. L’abbiamo scoperto per caso. È venuto a casa il medico per un prelievo a mia moglie e mi ha detto: “Lino, sei stato all’estero, facciamo un tampone per sicurezza”. Ero andato in Canada, a Toronto, per ritirare un premio alla carriera e mi sembrava giusto controllare, anche se sono arrivato a 86 tamponi! Davvero, ho fatto il conto. Ormai ho il naso come un pugile. Siamo risultati tutti e due positivi, dobbiamo aspettare che passi”

Lino Banfi e la moglie

Una storia lunga 70 anni

Lino Banfi e Lucia Lagrasta mantengono viva la loro relazione da 70 anni, 10 di fidanzamento e 60 di matrimonio. “Quando ha saputo che avevamo il Covid, Lucia è stata quasi contenta. Meno male, lo abbiamo preso insieme, sennò avremmo dovuto stare separati, una da una parte e uno dall’altra”, ha confessato l’attore. Infine, ha rivelato il segreto del loro amore: “Siamo stati due muratori bravissimi: io dirigevo i lavori, lei ha scelto il cemento armato buono e i mattoncini adatti e abbiamo costruito una casa solida e antisismica. E, fino a qualche giorno fa, anche anti Covid”.

Lino Banfi e la moglie

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Covid  in talia

Rallenta la crescita dei nuovi contagi Covid in Italia. Secondo quanto rileva l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana del 6-12 luglio sono stati 728.549 (contro 595.349 della settimana precedente). Si è registrato dunque un nuovo aumento, in tutte le regioni a eccezione della Lombardia, che a livello nazionale è pari a +22,4% in 7 giorni, dato inferiore rispetto al +55% segnato la scorsa settimana. Netto invece l’aumento dei morti: +49,1%, 692 in 7 giorni (rispetto ai 464 della scorsa settimana). Il picco di questa ondata sostenuta da Omicron 5 è all’orizzonte, osservano gli esperti, ma la discesa della curva potrebbe essere molto lenta.

Nel frattempo in un mese risultano più che raddoppiati i ricoveri ordinari e in terapia intensiva. E gli indicatori ospedalieri sono ancora in crescita: i ricoverati con sintomi sono 9.724 (contro il dato precedente di 8.003), in salita del 21,5%, e le terapie intensive 375 (erano 323), cresciute del 16,1%. In aumento del 24,2% anche i casi attualmente positivi (1.350.481, contro il dato precedente di 1.087.272) e le persone in isolamento domiciliare (1.340.382 contro 1.078.946).

Guardando alla cartina dell’Italia, tutte le regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 5,1% del Lazio al 51,1% della Valle D’Aosta. Fa eccezione la Lombardia che segna un -6,2%. Rispetto alla settimana precedente, in 8 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -21% di Lecco al -0,3% di Roma), mentre le rimanenti 99 province registrano un aumento percentuale dei nuovi casi, dal +0,1% di Firenze al +101,1% di Sondrio. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le province, di cui 62 registrano 1.000 casi per 100.000 abitanti (in cima a queste c’è Lecce con 1.703, e Napoli con 1.622).

 

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