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Elodie litiga con la vicina, “La prossima volta mi compro casa tua!”: cosa è successo?
Elodie, ospite del programma Deejay Chiama Italia, ha raccontato a Linus e Nicola Savino non soltanto del Festival di Sanremo, ma anche di un singolare battibecco avuto con la vicina del piano di sopra. La cantante, che abita a Milano, ha incluso questo piccolo “fuori programma” nella sua intervista.
Elodie e la vicina
I litigi condominiali non risparmiano nessuno, inclusi i personaggi del mondo dello spettacolo. Lo sa bene Elodie: la cantante, ospite dello show di Radio Deejay condotto da Linus e Nicola Savino, ha parlato di un episodio che le è successo, con un piccolo scambio di battute tra lei e la vicina di casa. Ma cosa è successo?
“8 del mattino. Sento ticchettare di sopra, come se ci fosse la pioggia, ma era la vicina di sopra che camminava con i tacchi in casa“, racconta la cantante. “Mi sveglio, vado su, dico: ”Signora, mi scusi… – mi ero appena svegliata – Può almeno la mattina non mettere i tacchi? Magari dormo…”. Risposta: ”Potevi comprare l’ultimo piano”. In un altro momento, dopo questa risposta l’avrei presa per il collo. È stata talmente classista…”, ha aggiunto.
Quindi il prosieguo: “Io l’ho guardata e non le ho detto niente, anzi forse ho detto una cosa come ”C’hai ragione, la prossima volta mi compro casa tua” (ridendo, ndr)”. E non è finita qui, perché Elodie ha anche pensato: “Faccio una festa pazza di notte e quando uscirà le dirò: ”Ti potevi comprare una villa” (ridendo ancora, in tono ironico, ndr)”.
L’intervista a Deejay Chiama Italia ha dato l’occasione alla cantante di parlare anzitutto dell’esperienza appena conclusa al Festival di Sanremo, a cui ha partecipato con “Due”, ma anche della docu-serie “Sento ancora la vertigine”.
La partecipazione di Elodie a Sanremo 2023 non è passata inosservata: “Due è un pezzo in cui non c’è mai tempo per respirare. Io non ho una voce agilissima, faccio fatica nei cambi di note veloci. Sono romana, dove posso risparmiare risparmio. Due è un po’ complicata da cantare, ci ho messo tanto a impararla”, dice.
Per quanto riguarda la docu-serie, è uscita il 20 febbraio: “In realtà quello che volevo raccontare di più è la normalità di questo lavoro. Si immaginano macchine, feste… Non è così, anzi. Ho fatto tutto questo prima di cominciare a fare questo lavoro. Da quando lavoro ho una responsabilità, come se questo lavoro fosse un figlio. Ho la responsabilità di tutte le persone che lavorano per me. Se va male a me, va male a tutti. Può succedere che magari vada male, ma ci devono essere l’impegno, la costanza e il rispetto”.
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