Rossella Brescia: tra danza, teatro e tv

di Alice Marchese


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Ha sempre illuminato il palco di qualunque teatro in cui si esibisse. Tecnica e grazia innata. E’ la storia di Rossella Brescia, 50 anni ad agosto. Da piccola timida e introversa ha dato prova di sè attraverso la danza. E’ stata riconosciuta come una delle più importanti ballerine italiane. Ha imparato a non nascondersi, a osservare ma senza più aver paura di mostrarsi.

Rossella Brescia da bambina

Riporta così IoDonna. “Ero introversa, mi piaceva osservare, imparare. Avevo pochissimi giocattoli e quindi mi inventavo i giochi, giocavo con le cose”.

In bagno “facevo finta di avere una profumeria, oppure una merceria. Magari prendevo dei fili d’erba e facevo finta fossero altro, col terreno immaginavo fantastiche mousse al cioccolato. La fantasia può tutto”.

Dal canto loro, i suoi genitori le hanno trasmesso un grande insegnamento, «l’umiltà totale. Che a volte è anche troppo», ammette, perché «c’è chi se ne approfitta o che pensa che tu sia solo una sfigata. Nel lavoro ho sempre preferito dimostrare piuttosto che dire di essere brava». E l’ha dimostrato, eccome. Più e più volte.

Gli esordi di Rossella Brescia

Ha circa vent’anni quando, nel 1992, partecipa – e vince – il concorso di bellezza Miss Sorriso Puglia, che le permette di accedere direttamente alle selezioni di Miss Italia di quello stesso anno. In cui, tra l’altro, esordisce da solista con grande successo nello spettacolo Attila.
Poi, due anni dopo, approda anche in televisione nello spettacolo Tutti a casa, sotto la conduzione di Pippo Baudo. Ma non smette di studiare: quello stesso anno, si è diplomata con il massimo dei voti all’Accademia nazionale di danza, che ha sede a Roma, sul colle Aventino.

Tra teatro e tv

Rossella Brescia calca sì le scene di importanti teatri, ma certo non rinuncia alla televisione. Sul piccolo schermo danza in diversi programmi televisivi, come Cuori e denari (di Alberto Castagna), Un disco per l’estate, con Paola Barale e Gerry Scotti, e Gran Casinò, con Lino Banfi e Ramona Badescu.

Nel 1997 il suo nome comincia a distinguersi grazie al ruolo di prima ballerina a Buona Domenica, dove resterà per tre stagioni. Il grande pubblico resta sedotto dal suo sorriso (e dalle sue forme) anche grazie a una pubblicità di un famoso marchio di orologi, nel 1999.

Sempre più nota a pubblico e addetti ai lavori, viene selezionata, dal 2001 al 2003, per presentare i balli delle varie sfide e istruire i giovani artisti per il talent show Saranno Famosi, che in seguito prese il nome di Amici di Maria De Filippi.

Non si fa mancare nemmeno la recitazione: presta viso e corpo in una puntata della fiction di Rai 1, Don Matteo 4, dal titolo – non casuale – I volteggi del cuore. Teatro, tv, e pure radio: dal 2016 Rossella Brescia conduce anche il programma radiofonico Tutti pazzi per RDS, di grandissimo successo.

La sua storia d’amore con Luciano

Luciano, poi, è un romanticone. Ricorda benissimo il primo bacio con la sua compagna. E’ stato «in ascensore, al teatro Massimo di Palermo», ha ricordato il coreografo.

«Mai stato così emozionato in vita mia, sembravamo due ragazzini di 15 anni». A conquistare lei, invece, è stati «il suo essere signorile, quasi un uomo d’altri tempi. È pieno di attenzioni che, diciamocelo, a noi donne fanno sempre piacere. Come quando ti aprono la portiera della macchina…».

L’unico neo, tra i due, è la gelosia, che lui definisce in modo perentorio come «un virus che paralizza le coppie». Lei, invece, da pugliese verace, è molto gelosa. «Luciano aveva chiamato una ballerina “Musa mia”. Ma come? Ero io la musa. E comunque io mi informo: non lasciare cellulare e mail perché io controllo».

Desidera diventare madre

«Io c’ho provato però non è arrivato», ha raccontato. «All’inizio ho sofferto tanto, ma una donna può essere felice anche senza figli. Riverso il mio sentimento materno sui miei bellissimi nipoti. E sui cuccioli della mia scuola di danza: li amo tutti».
Fino a pochi anni fa, confermò di desiderare ancora di diventare madre. «Lo desidero ancora, sogno di diventare mamma. Ma se non accadesse non ne farei un dramma». Rossella Brescia esclude però l’adozione, «perché mi spaventa la burocrazia», ha spiegato. «Ho seguito da vicino le vicende di amici che hanno fatto questa scelta. Io non avrei la forza di affrontare un calvario del genere».

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