Terza età, le cure alternative più efficaci per alleviare alcuni disturbi

La terza età presenta disturbi tipici che possono essere alleviati anche grazie a cure alternative, da affiancare ai sistemi medici tradizionali. Gli esperti del National Center for Complementary and Integrative Health hanno studiato una serie di patologie che colpiscono in prevalenza gli over 65, tentando di giungere a un risultato univoco sulle cure alternative e naturali. Da anni, infatti, l’omeopatia e la naturopatia vengono usate per contrastare disturbi di ogni tipo, per questo gli scienziati del centro statunitense hanno voluto dare delle risposte, confermando o smentendo quello che da tempo circola nel mondo medico e non solo. Vediamo, quindi, cosa hanno scoperto gli studiosi del centro di medicina alternativa americano.

Cure alternative e patologie della terza età: a cosa affidarsi?

Disturbi del sonno

Con l’età che avanza, riuscire a prendere sonno diventa più difficile, così come mantenere un buon sonno per almeno 6 ore. Gli esperti hanno constatato che chi soffre di disturbi del sonno non ha bisogno di assumere medicinali particolari; basterebbe, infatti, affidarsi all’auto rilassamento tramite respirazione profonda e visualizzazione di immagini in grado di infondere pace e serenità. Questo sistema permette di combattere lo stress, abbassare la pressione sanguigna e accogliere il sonno nel migliore dei modi. Dopo un lungo viaggio, per combattere i problemi legati al jet lag, è possibile assumere la melatonina.

Menopausa

I disturbi legati alla menopausa possono durare anche anni, per questo combattere alcuni malesseri tipici diventa fondamentale per molte donne. Gli esperti non hanno trovato alcuna evidenza chiara che permetta di ritenere valide le cure a base di erbe e prodotti naturali ma ne hanno, anzi, constatato alcuni effetti collaterali. Consigliamo, quindi, di dedicarsi ad attività fisiche leggere come il Tai Chi o lo yoga, puntando anche sulla meditazione.

Alzheimer

Gli esperti smentiscono i benefici di sostanze come gli omega 3 e il ginko biloba: non solo non rallentano l’avanzare della malattia, ma quest’ultimo provocherebbe anche effetti collaterali debilitanti come nausea, diarrea e mal di testa.

Osteoartrite

Questa patologia, secondo gli esperti del National Center for Complementary and Integrative Health, può essere contrastata attraverso l’attività fisica leggera, come le lunghe passeggiate, il Tai Chi, ma anche con soggiorni alle terme e l’agopuntura, soprattutto se i dolori riguardano ginocchia e anche. L’uso di integratori naturali come il solfato di condroitina e la glucosamina non portano alcun beneficio e se ne sconsiglia l’assunzione. Lo studio, comunque, raccomanda l’uso di medicinali tradizionali da affiancare alle cure alternative: non vanno mai abbandonati!

Degenerazione maculare

Questa patologia che colpisce l’occhio, in particolare la retina, si può prevenire grazie all’assunzione di antiossidanti e vitamine; altri studi, però, confermano che le vitamine A e E non portano benefici particolari.

Herpes Zoster

Volgarmente noto come “fuoco di Sant’Antonio”, secondo studi di laboratorio, trova giovamento attraverso il Tai Chi, mentre le osservazioni effettuate su iniezioni intravena di vitamina C e l’agopuntura per combattere il dolore non hanno dato ancora una percentuale degna di nota.

 Iperplasia prostatica benigna

Gli studi sull’adenoma prostatico (ovvero, l’ingrossamento della prostata) smentiscono uno dei capisaldi dell’omeopatia: il palmetto, considerato utile per anni, non darebbe alcun risultato apprezzabile.