Salute

Cosa è la Regola dei 10 Anni e perché, secondo gli esperti, è il segreto per essere felici

Il segreto della Regola dei 10 anni

Il più grande ostacolo al successo non è il fallimento, ma il successo. Sì, avete letto bene. Lo scrittore Arthur Brooks sostiene che la propria linea di lavoro vada cambiata ogni decennio: è stato un musicista per 10 anni, poi ha ottenuto un dottorato di ricerca in Economia e ha insegnato all’università per altri 15 anni, quindi ha accettato un lavoro come capo dell’American Enterprise Institute senza scopo di lucro, per un decennio. Poi è diventato professore ad Harvard e guru della felicità.

Avrebbe potuto rimanere nella musica ma, ad ogni cambiamento, qualcosa migliorava. Il medico-ricercatore David Sackett (uno dei fondatori del movimento “Evidence-base Medicine” degli anni Settanta e Ottanta), credeva che, una volta diventati esperti in qualcosa, si deve smettere. Una volta imparato qualcosa in un campo, bisognerebbe passare ad altro, che potrebbe portare a scoperte più importante.

A richiamare gli esempi di Sackett e Brooks è lo psichiatra Nassir Ghaemi, dalle pagine di Psychology Today: “Per tutto c’è una stagione – spiega -. C’è un tempo per essere un esperto in una cosa e un momento per essere un esperto in un’altra. Non è necessario essere esperti nella stessa cosa per sempre”.

Cambiare rende felici

Perché cambiare fa bene?

Da qui, la conclusione: “Il più grande ostacolo al successo è il successo”. Bisognerebbe dunque cambiare quello che si fa o come si vive ogni dieci anni. Se le cose vanno male, va fatto un cambiamento entro 5 anni. Se vanno bene, si possono tirare al massimo per 15 anni, ma poi bisogna cambiare.

“Il problema è che il successo iniziale impedisce il successo successivo, che potrebbe essere anche maggiore”. Il consiglio dell’esperto, dunque, è concentrarsi su un arco temporale di 10 anni: se dopo si ha successo, si può abbandonare quello che si sta facendo, concentrandosi su altri 10 anni.

Troppo spesso pensiamo che dovremmo fare un cambiamento solo se le cose non vanno bene o se stiamo fallendo in qualche modo. Così facendo, non ci rendiamo conto che dovremmo apportare modifiche anche quando invece riusciamo bene in qualcosa.

Il problema, spesso, è che il fallimento tende a essere visto come una buona ragione per fare un cambiamento, ma si pensa che c’è qualcosa di strano nei cambiamenti legati al successo. Ad ogni modo, ciò che conta è “cambiare strada” ogni tanto, perché le cose potrebbero andare meglio. E c’è solo un modo per saperlo, cioè cambiare.

Ovviamente, spiega l’esperto, la Regola dei 10 anni non è universale: “Naturalmente, se hai successo con qualcosa che hai fatto per un decennio o due, puoi continuare a farlo, e avrai una certa sicurezza che avrai lo stesso livello di successo per decenni ancora. E forse è tutto quello che vuoi. Ma ci sono buone ragioni per pensare diversamente se sei disposto a correre un piccolo rischio e ad aprirti a ricompense ancora maggiori”, conclude. Che sia davvero la chiave per essere felici?

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