Un pizzico di narcisismo dovremmo possederlo tutti, anzi, ci aiuterebbe ad affrontare la vita e ogni avventura con un positività e sicurezza, ma quando questo atteggiamento assume posizioni estreme rischia di trasformarsi in un modo di fare e di essere che fa soffrire le persone che sono incappate nelle trappole del narcisista.
In pratica un narcisista è una persona fredda e distante che non prova empatia alcuna per il prossimo. Ritiene di essere speciale e sopra la media per intelligenza. Per questo motivo è alla ricerca di continua attenzione e per colmare il suo vuoto è disposto a ogni forma di seduzione.
Però poi, ad un certo punto, quando ha portato nella sua trappola di dipendenza affettiva si rivela per quello che è: un freddo manipolatore che ha bisogno di nutrirsi dell’energia altrui.
E’ molto bravo/a a fingere i migliori sentimenti, come amicizia, amore e dedizione. Quindi è un bugiardo innanzitutto verso sé stesso. Le persone affette da NPD tendono ad esagerare le loro capacità e i risultati ottenuti, nonché il loro livello di relazione con le persone che considerano importanti.
Il loro senso di superiorità può indurli a monopolizzare le conversazioni e diventare impazienti quando gli altri parlano di sé stessi. In genere denigrano o svalutano le altre persone enfatizzando i propri successi.
Quando realizzano che le loro dichiarazioni hanno ferito qualcun altro, tendono a reagire con disprezzo e a vederlo come un segno di debolezza. Quando il loro ego è ferito da una critica reale o percepita, esplodono con attacchi di rabbia sproporzionata rispetto alla situazione ma, in genere, le loro azioni e risposte sono deliberate e calcolate.
Nonostante i casi occasionali di insicurezza, l’immagine di sé che mostrano è, di solito, stabile anche se troppo gonfiata.
Indubbiamente ogni narcisista ha quel quid che lo rende affascinante e carismatico: probabilmente è proprio la sua sicurezza ad attrarre le persone, che poi però escono da questo rapporto totalmente distrutte emotivamente.
Peccato che ogni gesto d’amore del narcisista sia completamente falso e messo in atto solo per catturare la sua vittima. Ma come distinguere un corteggiamento romantico da un love bombing, un attacco d’amore, organizzato solo per farti cadere nella sua trappola? Ecco alcuni indizi:
I ricercatori hanno identificato tre tipi principali di narcisisti, ognuno con la propria combinazione di tratti. Ognuna delle tre categorie ha diversi metodi per proteggere il fragile senso interiore di sé, e una di esse può anche avere una motivazione diversa. All’interno di ciascuno dei tre tipi, ci sono anche sottotipi che caratterizzano il modo in cui i tratti possono apparire agli altri.
I sottotipi di narcisista sono:
È un soggetto che prova rabbia e frustrazione verso ogni forma critica e che sente il bisogno di essere sempre lodato e ammirato. Tende a criticare gli altri, in particolare il proprio partner, fino a quasi a demolirne l’autostima, mentre nella fase iniziale del rapporto è un perfetto seduttore, pieno di attenzioni per l’altro, almeno fino a quando la preda non è stata conquistata.
È una persona che spesso sa essere cattiva, è egocentrica e mette al primo posto sempre e soltanto le proprie necessità.
Le cause del narcisismo patologico possono essere diverse e cambiano di soggetto in soggetto e non sempre è semplici risalire ad un evento scatenante ben preciso. Di solito si tratta di traumi più o meno importanti per l’individuo, che un soggetto ha vissuto durante l’età giovanile o durante l’infanzia.
Il narcisismo in questi casi si configura come una forma di riscatto individuale soprattutto nei confronti dei genitori, percepiti dal figlio come inadeguati, maligni e persino aggressivi.
Molto spesso si “ammalano” di narcisismo patologico soggetti che da bambini erano vittime di bullismo.
Indubbiamente esiste, ma richiede che il narcisista ne sia consapevole, il che è un evento piuttosto raro. E’ un percorso lungo da affrontare con uno psicoterapeuta. Il problema è che il narcisista vive positivamente questa sua condizione di superiorità, per cui nella maggior parte dei casi rimane una condizione permanente.
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