Uno studio rivela che seguire la dieta mediterranea fin dall'infanzia può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in età adulta.
C’è un momento ideale per mangiare se vogliamo perdere peso?
Digiuno intermittente significa privarsi volontariamente del cibo per diverse ore alla volta. Ma questa pratica è efficace per perdere peso? Lo hanno voluto verificare i ricercatori dell’Università dell’Alabama a Birmingham (USA) in un nuovo studio.
I risultati ricerca sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Internal Medicine l’8 agosto scorso.
Un totale di 90 persone, di età compresa tra 25 e 75 anni e affette da obesità, sono state coinvolte in questo studio clinico randomizzato della durata di quattordici settimane. L’obiettivo era confrontare se una ‘dieta a tempo limitato‘, ovvero in un periodo compreso tra le 7:00 e le 15:00, potesse aiutare a perdere peso più rapidamente rispetto a ‘mangiare per un periodo di dodici ore e più’.
Secondo gli studiosi “la dieta precoce con limiti di tempo e stata quella più efficace per dimagrire”: avrebbe permesso ai partecipanti di perdere in media 6,3 chili contro i 4 chili della dieta non soggetta a restrizioni. Per quanto riguarda, invece, la perdita di grasso corporeo, i risultati sono stati molto meno significativi.
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Il digiuno intermittente migliora anche alcuni disturbi dell’umore
I ricercatori non hanno soltanto analizzato questi due aspetti. Per identificare i potenziali altri benefici di una restrizione alimentare come il digiuno intermittente, hanno anche esaminato la pressione sanguigna, i livelli di glucosio nel sangue e la frequenza cardiaca. Ebbene, nelle persone che hanno mangiato solo tra le 7 e le 15 è stato osservato il miglioramento della pressione diastolica e alcuni dei loro disturbi dell’umore.
Tuttavia, non sono state osservate differenze per i fattori di rischio cardiometabolico o per il sonno. Praticare il digiuno intermittente consentirebbe, quindi, di dimagrire ma avrebbe anche benefici per la nostra salute generale. Comunque, gli scienziati hanno avvertito: “Sono necessari studi più importanti sulla perdita di grasso”.
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